E’ forse la più dolce sorpresa di questi Mondiali per l’Italia e ora si prepara a un ennesimo importante appuntamento con la pista di Lenzerheide. Michela Carrara ha dimostrato nelle prime gare sulle nevi della Roland Arena di aver trovato un ottimo feeling con questo tracciato, forte di un percorso che valorizza le sue doti da fondista. Ora, alla vigilia della staffetta femminile in cui ricoprirà il ruolo di ultima frazionista dell’Italia, Carrara racconta all’inviato di Fondo Italia Giorgio Capodaglio le sue sensazioni in vista della sua penultima gara a Lenzerheide.
Partendo dalle sensazioni attuali, arrivati al secondo giorno di pausa dalle gare, la valdostana spiega: “Diciamo che dopo l’individuale abbiamo preso un giorno di recupero. Ieri abbiamo fatto ancora un bel lavoro specifico e oggi torneremo un po’ sull’intensità, ci stiamo preparando al meglio per domani. La condizione? Mi sembra bene, poi chiaramente finché non sei in gara non sai come sono le gambe esattamente. Però in generale mi sembra di stare bene”.
Soffermandosi poi sull’importanza dell’ultima frazione di una staffetta, Carrara aggiunge: “Come si affronta l’ultima frazione? Cambia sempre molto, perché ci sono gare in cui i distacchi sono abissali e sei quasi da solo e gare in cui invece sei ancora tutti insieme. Quindi vedremo come sarà la situazione. Cosa chiedo a me stessa? Voglio dare il mio meglio per la squadra e per me stessa. Cercare di rimanere concentrata e sul pezzo fino all’ultimo”.
Infine, c’è spazio per parlare dei Mondiali di Anterselva 2020, quando per Carrara era arrivata la prima partecipazione a una staffetta dei Mondiali: “Anterselva è stato il mio primo Mondiale, sono passati già cinque anni e non ricordo tantissimo. Era stata un po’ una staffetta particolare, era partita per prima Lisa (Vittozzi, ndr) che aveva dato un super distacco e poi noi avevamo perso parecchio. Ricordo l’emozione di fare il rettilineo d’arrivo con tutta quella gente, una delle mie prime volte con così tanta gente. Era stato emozionante”.
