Probabilmente farebbe parte del quartetto di sprinter di quasi ogni nazione ai prossimi Campionati Mondiali di Trondheim, tuttavia Moa Lundgren non è riuscita a trovare un posto tra le fondiste svedesi selezionate per partecipare all’appuntamento mondiale, che avrà inizio il 26 febbraio. Non è stato sufficiente cogliere un buon 16° posto nella sprint in classico di Falun, dopo aver fatto registrare il 6° tempo in qualifica, per staccare il biglietto per la Norvegia.
Lundgren è stata molto costante nelle sprint di questa stagione, gravitando sempre intorno alla 10-15ma posizione nelle prove a cui ha preso parte, pertanto si sarebbe aspettata quantomeno di essere riserva mondiale della prova più breve, ma le è stata preferita la giovane Märta Rosenberg. La notizia non è stata presa benissimo: “È stato un vero peccato. Pensavo che sarei stata la riserva per la sprint, ma non è andata così. Credo che si debba solo accettarlo e mandarlo giù”, ha dichiarato Moa Lundgren all’Expressen.
La svedese rivela di sentirsi davvero giù di morale in questo momento, ma fornisce anche un interessante dettaglio sul perché spesso le sue prestazioni in questa stagione non siano state all’altezza della situazione. Dice infatti di aver avuto in molte occasioni dei problemi di preparazione degli sci: “È estremamente frustrante aver faticato così tanto con i miei sci in questa stagione, senza avere alcuna risposta sul perché. Mi sento senza speranza. E quando è arrivata la notizia dell’eliminazione dai Campionati Mondiali, c’è stato solo il vuoto. Sono stata più sconvolta del solito”.
In un certo senso per Lundgren si tratta della seconda pesante esclusione in questa stagione, dato che a maggio non era stata selezionata nella squadra nazionale élite. Inoltre durante l’estate, nel Toppidrettsveka di Trondheim, Lundgren si è infortunata gravemente. È caduta in una discesa ripida a Granåsen e ha riportato, tra le altre cose, una grave commozione cerebrale. Insomma una rincorsa per nulla semplice verso l’appuntamento Mondiale: “Non ho mostrato il livello che speravo, anche se ho avuto un netto progresso. Sono stata la sesta migliore svedese in una sprint di Coppa del Mondo, ma allo stesso tempo non sono riuscita a salire sul podio, quindi loro (la dirigenza della squadra nazionale) non hanno pensato:<<Wow, dovremmo avere quella ragazza>>”.