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Biathlon

Biathlon – Mondiali Lenzerheide, le 30 atlete qualificate per la mass start. Ci sono due azzurre!

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Sono ufficiali i nomi delle trenta atlete che, a meno di cambiamenti dell’ultima ora a causa di malanni o infortuni vari, prenderanno parte domenica alla mass start che chiuderà il programma femminile al Mondiale di Lenzerheide.

Con l’individuale sono altre tre le atlete che si sono aggiunte a quelle qualificate grazie alla conquista di una medaglia. Infatti tutte le tre atlete salite sul podio martedì non erano andate a medaglia nei giorni precedenti. Simon, Halvarsson e Jeanmonnot erano comunque tutte già nella mass start, in quanto nella top quindici della classifica generale.

Quindi con il numero 1 vi sarà Justine Braisaz-Bouchet, che oltre a essere campionessa in carica, è stata anche l’atleta che ha ottenuto più punti nelle precedenti gare. Con lei ci saranno, tra le medagliate: Preuss, Simon, Elvira Öberg, Halvarsson, Minkkinen e Jeanmonnot.

Grazie alla classifica generale della Coppa del Mondo, sono qualificate: Richard, Michelon, Grotian, Kirkeeide, Dorothea Wierer, Hauser e Lie.

La speranza è quindi che Doro possa stare al meglio per presentarsi regolarmente al via ed essere anche competitiva.

E le altre? La migliore è Lena Haecki-Gross con 130 punti, seguita dall’azzurra Michela Carrara con 101. Un grande risultato per la valdostana che indosserà il pettorale numero 16. Dzhima avrà il 17 e sarà seguita da: Magnusson, Tomingas, Cloetens, Hanna Öberg, Todorova, Hristova, Tannheimer, Schneider, Sidorowicz, Tandrevodl, Dmytrenko, Aita Gasparin e Lampic. Quindi ce l’ha fatta di un soffio Tandrevold, dentro per appena 4 punti.

Le nazioni saranno così rappresentate: Francia 5 atlete, Germania 4, Svezia 4, Norvegia 2, Italia 2, Belgio 2, Bulgaria 2, Ucraina 2, Svizzera 2,  Estonia 1, Slovenia 1, Polonia 1, Austria 1 e Finlandia 1.

Le prime delle escluse che aspettano di capire se arriverà qualche forfait sono: Polona Klemencic, Paulina Batosvska Fialkova, in lacrime dopo l’individuale, Emma Lunder e Raghnild Femsteinevik.  

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