Johannes Boe porta a casa il primo oro della sua ultima rassegna iridata nella sprint di Lenzerheide, il quarto in carriera in questo format, trionfando al termine di una gara fantastica, molto spettacolare e di livello altissimo. Il biathleta di Stryn è perfetto e non lascia chance agli avversari, facendo registrare il miglior tempo sugli sci e zero errori al poligono. Il norvegese si lascia alle spalle uno strepitoso Campbell Wright (0+0) e Quentin Fillon-Maillet, gravato da un errore, ma protagonista di un ultimo giro stellare. C’è rammarico però per Tommaso Giacomel, che con due errori in piedi chiude quinto.
E’ il giorno dall’attesissima sprint maschile ai mondiali di biathlon di Lenzhereide! Le condizioni del meteo sono oggi ideali, con sole e assenza di vento e tutto sembra apparecchiato per assistere ad un grande spettacolo, con tantissimi contendenti pronti a giocarsi le medaglie.
Johannes Boe si sblocca in quella che sarà l’ultima edizione dei mondiali nella sua strepitosa carriera. Il più grande di tutti i tempi è ad un solo passo da quota 40 ori iridati col successo di oggi, giunto con l’ennesima dimostrazione di forza. Solo Tommaso Giacomel e Vebjoern Soerum sono riusciti a tenere il passo sugli sci della superstar norge, ma entrambi hanno commesso due errori fatali al tiro. L’azzurro era dispiaciuto all’arrivo, consapevole che forse con un attimo di pazienza in più nel tiro in piedi avrebbe potuto portare a casa la medaglia. Giustamente però la mentalità da vincente del trentino l’ha portato a cercare la vittoria con il solito poligono rapidissimo, che però ha visto due bersagli rimanere aperti. Il piazzamento di oggi tiene comunque Giacomel in corsa per un’ottima prova nell’inseguimento di domani.
L’argento è andato così ad uno strepitoso Campbell Wright, oggi eccezionale con lo zero e una prova solidissima nel fondo. Il giovane neozelandese classe 2002, che corre per gli USA, scrive neanche a dirlo la storia, portandosi a casa una medaglia pesantissima per un ragazzo cresciuto in un paese dove il biathlon fino a pochi anni fa neanche esisteva. In questo senso c’è molta Italia in questa medaglia, visto il ruolo fondamentale ricoperto da Luca Bormolini nella formazione di questo atleta e il ruolo di coach degli USA di Armin Auchentaller. Chiude il podio un ottimo Quentin Fillon-Maillet, che con un ultimo giro di altissimo livello rimonta e trova il bronzo dopo l’errore al tiro.
Quarto Vebjoern Soerum, con uno sbaglio per poligono, l’unico a tenere lo scatenato ritmo sugli sci di Boe e Giacomel. Sesto e settimo piazzamento per i norvegesi Uldal (0+1) e Stroemsheim (1+1), mentre è ottavo Fabien Claude. Chiudono la top 10 ancora due norvegesi, Laegreid e Tarjei Boe. Deludono invece Jacquelin (2+1) e Samuelsson (0+2), con il primo troppo falloso al tiro e solo 19esimo al traguardo, mentre il secondo è grande protagonista fino a metà gara, ma da quel momento in poi ha un crollo importante e cede diverse posizioni fino alla 24esima finale.
Bella prestazione in chiave azzurra anche per Lukas Hofer: l’altoatesino è 16esimo con un errore a terra e ottime sensazioni sugli sci e un incoraggiante zero rapido in piedi. Si qualificano per l’inseguimento anche Didier Bionaz (0+2), oggi in difficoltà nel tiro in piedi e solo 43esimo al traguardo e Daniele Cappellari (0+1), che invece ha avuto qualche problema col caricatore a terra che gli ha fatto perdere secondi preziosi, ma è alla fine riuscito a strappare il 57esimo piazzamento.
L’appuntamento è ora per domani con le pursuit.
Classifica finale, TOP 10
- Johannes Thingnes Boe (NOR) 21’56.8 (0+0)
- Campbell Wright (USA) +27.7 (0+0)
- Quentin Fillon-Maillet (FRA) +37.0 (0+1)
- Vebjoern Soerum (NOR) +45.2 (1+1)
- Tommaso Giacomel (ITA) +48.2 (0+2)
- Martin Uldal (NOR) +54.7 (0+1)
- Endre Stroemsheim (NOR) +56.7 (1+1)
- Fabien Claude (FRA) +57.0 (0+1)
- Sturla Holm Laegreid (NOR) +57.3 (0+1)
- Tarjei Boe (NOR) +1’02.0
Gli altri italiani
16. Lukas Hofer +1’19.9 (1+0)
43. Didier Bionaz +2’16.4 (0+2)
57. Daniele Cappellari +2’42.4 (0+1)
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