Un malanno che proprio non ci voleva. Sono parole decisamente poco ottimistiche quelle spese da Johannes Høsflot Klæbo alla vigilia della sprint in classico di Falun, che segnerà il suo ritorno in Coppa del Mondo dopo l’assenza a Cogne. Il motivo è l’influenza che nei giorni scorsi ha colpito il campione norvegese durante il ritiro in Engadina, costringendolo a rivedere i programmi di lavoro in altura nell’avvicinamento ai Mondiali. Intervistato dalla testata norvegese Dagbladet alla vigilia della sprint, il leader di Coppa del Mondo fa il punto sulla sua condizione in ottica avvicinamento all’appuntamento iridato di casa.
“La mia condizione? Non è affatto ottimale – esordisce Klæbo -. Ho perso 8-9 giorni in altura, quello è stato rovinato, quindi ora siamo al piano B o C, direi. Ma la cosa più importante è che io ora mi riprenda. Sento che il mio corpo ha bisogno delle gare che ci saranno questo fine settimana per essere pronto a ciò che succederà a Trondheim tra 14 giorni”.
E in effetti Klæbo è previsto al via di tutte tre le gare del weekend di Falun che si declineranno, dopo la sprint, attraverso una 10 km in classico e una 20 km mass start a skating. Gare che il norvegese spera di poter sfruttare per ritrovare la forma migliore in vista dei Mondiali: “Mi aspetto che il corpo sia un po’ più debole e che abbia bisogno di queste gare qui a Falun. Per fortuna avrò poi ancora dieci giorni fino alla prima gara dei Mondiali. All’inizio dei Mondiali, avrò tre settimane di allenamento da quando ho ricominciato ad allenarmi dopo la malattia, quindi c’è speranza, anche se la situazione è lontana dall’essere ottimale”.
Soffermandosi poi ancora sul tema legato al malanno sopraggiunto durante il soggiorno in Svizzera, Klæbo aggiunge: “È dura, certo. Allo stesso tempo, è qualcosa su cui non si può fare nulla. Sono stato attento. Sono stato in un appartamento a St. Moritz e non ho incontrato nessuno. Se dovessi rifare tutto da capo, farei la stessa cosa”. C’è anche un po’ di sfortuna dunque nel leggero rallentamento di Klæbo nella marcia verso i Mondiali di casa. In ogni caso, l’impressione è che tra le gare del weekend e i giorni di preparazione che ancora ci separano da Trondheim, il fenomeno norvegese riuscirà con buone probabilità a presentarsi al meglio a Granåsen. Anche se – alla luce delle sue dichiarazioni – qualche leggero dubbio rimane. Sicuramente, come ribadito da Klæbo, alcune importanti indicazioni arriveranno già dalla sprint di domani: “Vedremo come sarà la forma domani, quando avrò il pettorale”.