Una stagione di alti e bassi per Sophie Chauveau che, partita dalla Coppa del Mondo e messa alle strette da risultati troppo risicati per una squadra con una densità di talenti come quella francese, dove le giovanissime scalpitano nelle retrovie a suon di vittorie e piazzamenti importanti. Retrocessa in IBU Cup nel secondo blocco stagionale, la transalpina ha avuto difficoltà ad adattarsi al circuito cadetto e a questa “discesa” del proprio status. Oggi però è arrivato il successo, un risultato che potrà certamente fare bene al suo morale
“È la prima vittoria in IBU Cup, fa veramente piacere e significa tanto perché non ho avuto un inverno in cui sono stata soddisfatta di ciò che sono riuscita a fare in gara ed è vero che oggi sono riuscita a mettere a posto tutto il lavoro fatto anche a livello di motivazione, e che si è concretizzato con una vittoria. Allora è veramente incredibile e che mi fa bene” ha detto a Fondo Italia, che l’ha incontrata in Mixed Zone grazie all’inviato in Val Ridanna, Fausto Vassoney, e nelle sue parole non c’è solo la soddisfazione e la gioia per la prestazione nella Mass 60, ma soprattutto tanta liberazione dopo un periodo buio “L’inizio della stagione in Coppa del Mondo non è andato come speravo, non sono riuscita a fare il biathlon che avevo costruito durante l’estate. E accettare di essere in IBU Cup non è stato facile da accettare perché mi ero chiaramente allenata per essere in Coppa del Mondo ma alla fine sono riuscita a cogliere il lato positivo e anche ad accettare di lavorare su altre cose, di ricostruirmi e oggi così come nel resto della settimana ha pagato”
A complicare il suo percorso nel circuito cadetto anche la presenza di giovani talenti ingombranti, capaci di vincere e imporsi fin da subito. Le parole di stima per la compagna di squadra, però, non mancano: “Voldiya (Galmace Paulin, ndr) è una giovane atleta veramente promettente e molto impressionante. Penso che avrà tanti begli anni davanti a sé, ad ogni modo per me è un bel esempio, lei sa fare cose che io ho ancora difficoltà a fare, quindi è davvero impressionante, se continua così sarà presto ai più alti livelli”
Come comunicato nelle scorse settimane dalla Federazione Francese di Sci, la tappa altoatesina di IBU Cup sarebbe servita per confrontare Chauveau, Gilonne Guigonnat e Paula Botet in modo da poter scegliere una delle tre per l’ultimo posto disponibile per i Mondiali di Lenzerheide che partono la prossima settimana. Il verdetto non è ancora arrivato, ma la 25enne cerca di vivere quest’attesa con serenità.
“Sì sappiamo che c’è ancora un po’ come riserva per i Campionati del Mondo, naturalmente è un obiettivo per tutte le ragazze della squadra. Al momento sto ancora aspettando di sentire cosa ci diranno i tecnici, quest’inverno ho deciso di non fissarmi troppo sul futuro, ma piuttosto di concentrarmi sul presente e poi sto imparando molto anche qui in IBU Cup. Quindi se andrò ai Campionati del Mondo sarà bello, altrimenti resterò qui cercherò di continuare a migliorarmi e cercare di tornare in Coppa del Mondo il più velocemente possibile e più forte che mai”