SCHILPARIO – Grazie a Katja Colturi, inviata a Schilpario, raccogliamo anche le dichiarazioni di Gabriele Matli (Fiamme Gialle) e Federico Pozzi (Fiamme Oro), reduci da una 10 km a skating dove hanno raccolto rispettivamente la quinta e la sesta posizione, proiettando l’Italia a un enorme risultato di squadra a questi Mondiali under 20. Entrambi sono sembrati molto lucidi e consapevoli nell’analisi delle rispettive gare: Matli ha guadagnato tranquillità dopo l’argento nella 20 km e ha impostato una gara di regolarità mentre Pozzi è partito a tutta, deciso a dare il massimo in un contesto di livello mondiale. Entrambi hanno avuto un bel pensiero per Davide Negroni, medaglia d’argento quest’oggi.
Gabriele Matli: “Sono contento perché in queste giornate sono abbastanza in forma. Sono felice di un ottimo risultato di squadra, grazie agli ottimi materiali che avevamo e a tutto il lavoro fatto quest’estate e negli ultimi anni con la squadra junior. Voglio ringraziare anche Davide che ha fatto vedere che l’Italia c’è, ma anche la guardia di finanza e tutti coloro che oggi erano qui a tifare. Ho cercato di fare dei giri più regolari possibile, tenere qualcosa per l’ultimo giro. È quello che sono riuscito a fare, poi qualcuno è stato più bravo di me ed è giusto così. Dopo l’argento c’era un po’ di emozione, ma sono partito più tranquillo perché sapevo di aver già fatto bene, ma ho fatto bene anche oggi”.
Federico Pozzi: “Una sesta piazza buona, che fa capire che si sta lavorando bene. Davide (Negroni) è arrivato secondo e quindi significa che c’è un bel livello in Italia; gli faccio i complimenti. Sono partito abbastanza deciso perché siamo a un Mondiale e non si può giocare; forse avrei dovuto spingere meno nel primo giro, ma sono riuscito a chiudere forte e quindi sono contento, anche se non faccio i salti mortali. I distacchi dal podio sono ravvicinati, ma bisogna andare più forte per ottenere qualcosa di più. I miei compagni di squadra sapranno fare una grandissima staffetta e io non vedo l’ora di tifare da bordo pista. Un applauso all’organizzazione per la pista perfetta, bella larga e tirata a lucido; anche al tifo caloroso che si vede davvero poco, soprattutto in Italia dove lo sci di fondo ultimamente non ha tutta questa visibilità. Ringrazio ancora Schilpario e tutta l’organizzazione”.
