Tra i tanti appassionati tifosi presenti lo scorso sabato 26 aprile a Gressoney-La-Trinité per l’arrivo della 24ª edizione dell’iconico Trofeo Mezzalama di sci alpinismo, non sono mancati i grandi nomi del fondo. Non solo Francesco De Fabiani, a fare capolino sul parterre di Gressoney eccezionalmente nelle vesti da spettatore, è stato Federico Pellegrino, che in quelle zone è di casa. Intervistato ai microfoni di Radio Proposta Aosta dall’inviato di Gazzetta Matin Davide Pellegrino, l’azzurro della nazionale ha parlato dell’importante manifestazione scialpinistica, non nascondendo la volontà di parteciparvi prima o poi. Ma sono stati numerosi i temi toccati dal fondista delle Fiamme Oro, che ha accennato anche alla gioia per la nascita del secondo figlio e ai prossimi piani in vista della preparazione estiva.
“E’ un’atmosfera che mi piace vivere, molto legata al territorio – racconta Pellegrino –. Viaggio molto, ma quando torno è sempre bello sentirsi così a casa sulle nostre montagne. Ormai Gressoney è la mia casa da parecchi anni, così come le sue tradizioni che comprendono anche e soprattutto il Mezzalama. Tutte le mattine quando sono a casa bevo il caffè guardando la punta del Lyskamm (la vetta che sovrasta Gressoney e che è lambita dal passaggio della gara, ndr), sogno di andarci sopra un giorno”.
Proseguendo, l’azzurro menziona la volontà di arrivare un giorno a poter prendere parte a questa gara, dopo il ritiro dallo sci di fondo agonistico: “Sarà bello provarci anch’io ad attraversare quella linea del traguardo un giorno. Da amatore, però comunque con il pettorale addosso. Con chi la farò? Vedremo. Sicuramente ho tanti amici a cui piace frequentare la montagna e con cui mi piacerà frequentarla. Prima di tutto dovrò imparare a conoscerla e rispettarla in modo giusto per poi poterla affrontare con l’agonismo necessario per affrontare una gara e un’avventura di questo tipo. Vedremo la vita cosa mi presenterà. Perché no, magari, la butto lì, ho anche direttamente in famiglia e in casa un’appassionata di sci (la moglie Greta Laurent, ndr). Quindi vedremo se magari potrà essere questo un obiettivo di famiglia”.
Parlando proprio di famiglia, Pellegrino racconta poi la grande gioia dell’essere diventato papà per la seconda volta, con la nascita lo scorso 16 aprile del piccolo Fabien: “La famiglia ha fatto un altro upgrade. E’ stato un percorso faticoso per la mamma sicuramente, passare una gravidanza con un papà con presenza a intermittenza. Però ho cercato di fare del mio meglio per darle il mio supporto e assieme fare le scelte per darmi la possibilità di continuare a fare al meglio il mio lavoro e fare al meglio il ruolo di papà e marito. Alla fine Fabien è arrivato, è stata una grandissima gioia e tutt’ora ogni mattina, ogni sera, ogni sorriso e ogni abbraccio tra i due fratelli è veramente bello e ti fa capire che le cose importanti nella vita sono altre. Anche se le gioie e le soddisfazioni che dà lo sport sono forti”.
C’è spazio poi per parlare anche della preparazione che in questi giorni riparte con calma, condizionata leggermente da qualche piccolo malanno, e che nelle prossime settimane entrerà nel vivo: “Sto ripartendo in questi giorni, ho ripreso a fare qualche allenamento. Ho avuto un piccolo malanno, nel solito momento in cui il fisico mi chiede di stare un attimo in più fermo ai box. Però ripartiamo adesso e sarebbe bello riuscire a ripartire con gli sci da fondo ai piedi qui sulle nevi di Gressoney. Sarà bello farlo qui, vista la nevicata che è arrivata settimana scorsa. Poi si prosegue verso l’estate e quella che sarà la solita e conosciuta preparazione“.
Nel ribadire l’obiettivo Olimpiadi per le quali il focus di Pellegrino sarà incentrato principalmente nell’inseguire una medaglia olimpica in format di squadra, il valdostano sottolinea il valore del gruppo e della crescita collettiva del team: “Se tengo tanto al concetto di squadra? Direi di sì, anche perché a livello di sistema avere un obiettivo di squadra presuppone l’interesse nel miglioramento medio di tutti i componenti di una squadra, di tutto un movimento. E quindi è lo stimolo giusto che mi sento di dare a un sistema, perché quando io smetterò ci sia un livello il più alto possibile, per dare più possibilità di risultati. Poi di conseguenza anche nelle gare individuali è logico che possono arrivare soddisfazioni”.
In conclusione, un accenno al recupero dall’infortunio di Federica Brignone, coetanea di Pellegrino e dominatrice della scorsa stagione di Coppa del Mondo: “Ci siamo sentiti abbastanza subito – svela l’azzurro –, dopo l’intervento. E’ stata una bella chiacchierata, l’ho sentita forte come sempre. Ha un carattere secondo a nessuno e spero tanto, e sono sicuro, che riuscirà a individuare il percorso giusto, che già sta facendo, per riuscire a ritrovare il percorso verso le Olimpiadi. Da veterani, sarebbe bello riuscire a viverle insieme. Non posso dare ancora per scontata neanche la mia partecipazione, però saranno due percorsi di avvicinamento diversi, ma sicuramente tutti due quando abbiamo un’idea e una volontà, ce la mettiamo tutta”.