Dopo il ritiro di Kaisa Makarainen e Mari Eder, la Finlandia si è trovata ad interrogarsi sul proprio futuro nel biathlon, su chi avrebbe potuto prendere il posto di queste due colonne della disciplina a livello internazionale. La squadra finnica ha portato a casa una delle sue migliori stagioni da diversi anni, proponendo, oltre ad una strabiliante Suvi Minkkinen, premiata anche dalla biathlon family come rivelazione femminile della Stagione 2024/25, anche nomi giovani, che nel futuro potranno prendere le redini della squadra.
Tra questi figura sicuramente quello di Sonja Leinamo, che quest’inverno ha alzato notevolmente il suo livello rispetto alla scorsa stagione. Il proprio miglior biathlon la 23enne lo ha espresso in occasione della sprint di Coppa del Mondo a Oberhof, dove si è classificata ottava con zero errori al tiro. Un risultato che stupisce ancora di più se si considera che fino al 2021, Leinamo era ancora “solo” una fondista.
“La stagione di preparazione era andata così bene che mi aspettavo risultati migliori rispetto alla stagione precedente, ma ci sono state anche delle sorprese. Non pensavo di avere già la possibilità di entrare tra le prime dieci nella Coppa del Mondo” ha raccontato Leinamo in un’intervista a Maastohiihto “Mi ha sorpreso quanto sono riuscita ad aumentare la mia velocità sugli sci anche durante la stagione”.
Questa crescita sugli sci Leinamo l’ha dimostrata anche scontrandosi con i fondisti, un confronto normale – e non polemico, come accade ad esempio in Scandinavia – in occasione dei Campionati finlandesi di sci di fondo a Taivalkoski, dove si è classificata sesta in entrambe le gare individuali. Un ottimo risultato di fine stagione che può galvanizzare la biathleta in vista della prossima stagione, in cui spera di far parte della squadra al via ad Anterselva per i Giochi Olimpici di Milano-Cortina. “Le Olimpiadi sono un evento che probabilmente tutti hanno sognato fin da bambini. Sembra piuttosto assurdo che arrivare fin lì sia ormai diventato per me un obiettivo così concreto.”
Pur affermando di rimanere a volte stupita dalla rapidità con cui ha migliorato il suo livello, guarda già al lavoro estivo, in cui crede di dover puntare molto sul tiro, dopo la crescita sugli sci dello scorso anno; lo scorso inverno, del resto, le percentuali si sono aggirate intorno al 72% a terra e al 65% in piedi. “L’obiettivo è portare il mio tiro a un livello tale da permettermi di competere per buone posizioni più spesso, e non solo in una gara all’anno.”
Quando le viene chiesto a cosa è dovuto questo nuovo trend positivo nella squadra finlandese, Leinamo individua due aspetti: in primis, i successi di Suvi Minkkinen, che hanno aiutato a risollevare il morale dell’intera squadra, e poi anche l’apporto dell’allenatore norvegese Erik Torneus-Kulstad, con il quale si è instaurato un rapporto meraviglioso, una bella atmosfera che rende facile gioire per i successi altrui.
“Sono davvero orgogliosa di tutti i successi di Suvi, che hanno portato energia positiva anche al mio lavoro. Riesco a pensare che se ci è riuscita Suvi, posso farlo anch’io” ha detto, precisando comunque che non c’è bisogno di lavorare molto per creare il senso di comunità nella squadra, che riesce a far gruppo naturalmente anche al di fuori delle competizioni “Siamo quasi come una grande famiglia. Ci sono sicuramente molte squadre che non hanno questo tipo di spirito di squadra, quindi non bisogna darlo per scontato.”