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Biathlon

Biathlon – Filip Fjeld Andersen annuncia il suo ritiro ad appena 25 anni!

Un grande talento, un atleta che è arrivato presto in Coppa del Mondo nella fortissima squadra norvegese e ha anche portato avanti i suoi studi durante la sua carriera sportiva. Purtroppo, però, Filip Fjeld Andersen, reduce da alcune stagioni difficili ha annunciato oggi il suo ritiro dall’attività agonistica a soli 25 anni, imitando così la scelta già fatta in precedenza da suo fratello maggiore Aleksander.

L’ormai ex biatleta norvegese ha dato la notizia attraverso un post su Instagram, accompagnato da diverse foto, anche una che lo immortala mentre da bambino già gioca sognando di essere biatleta.

«I sogni sono fatti per essere realizzati e Filip, a 10 anni, sognava di diventare il miglior biatleta del mondo – è scritto – negli ultimi 12 anni ho lavorato per realizzare questo sogno, soprattutto negli ultimi 8. Ho dedicato ogni giorno a migliorare un po’. Il percorso è stato caratterizzato da alti e bassi, fortunatamente soprattutto i primi. Sono molto grato per tutto ciò che lo sport mi ha dato: buoni amici e ricordi meravigliosi. Ho sperimentato cose che pochissimi al mondo riescono a sperimentare. Non sono diventato il miglior biatleta del mondo, ma ho avuto modo di scoprire davvero cosa significa e di competere con i migliori tra i migliori sul palcoscenico più importante. Penso che Filip, a 10 anni, ne sarebbe stato orgoglioso».

Quindi, con un velo di giusto dispiacere, Andersen ha aggiunto: «Anche se il biathlon è la mia vita, fortunatamente lo sport non è tutto nella vita. Ora sto attraversando un periodo di crisi d’identità, non sono più un “biatleta”, ma non vedo l’ora di scoprire cosa mi riserva il resto della vita. Vorrei anche ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato nel mio percorso per realizzare il mio sogno, ne sono incredibilmente onorato e grato».

Tanti i commenti al suo post, in particolare da parte dei suoi ex compagni della nazionale norvegese, su tutti Johannes Bø: «Sei una persona fantastica e sempre con un grande sorriso! Congratulazioni per la tua fantastica carriera».

Tra i commenti anche il cuore postato da Tommaso Giacomel, che con Filip Fjeld Andersen ha sempre avuto un bel rapporto di amicizia.

Andersen ottenne ottimi risultati a livello giovanile, una medaglia d’argento nell’individuale ai Mondiali Youth del 2018 a Otepää, dominati dal russo Pervushin, anch’egli già ritirato, nei quali andò a medaglia anche lo stesso Giacomel nella sprint. Nel 2020/21 arrivò l’esordio in Coppa del Mondo, a Östersund, dopo aver vinto la classifica generale di IBU Cup nella stessa stagione.

Così l’anno successivo, Andersen partì proprio dalla Coppa del Mondo, ripassò nuovamente per l’IBU Cup, ma poi a suon di risultati ritrovò la Coppa del Mondo. Molto discontinuo al tiro, Andersen ottenne il suo primo podio a Le Grand Bornand, giungendo terzo nella sprint, per poi chiudere secondo nel finale di stagione a Kontiolahti, ancora nella sprint. Due gare chiuse con lo zero al tiro.

In Finlandia, Andersen si tolse anche la soddisfazione di vincere una staffetta inedita senza i fratelli Bø, con Bakken, Lægreid e un fantastico Christiansen. Successo in staffetta da lui bissato anche all’inizio della stagione successiva, nel 2022/23, a Hochfilzen, con Lægreid, uno Johannes Bø da favola e un Christiansen meno preciso nel finale.

Quella stagione, dopo un buon inizio, Andersen fece due passaggi a vuoto a Ruhpolding e Anterselva, che non gli permisero di entrare nella cinquina per il Mondiale di Oberhof. E qui, chissà, forse una slinding door della sua carriera. Andersen, infatti, era rimasto fuori dai cinque del Mondiale tedesco, perché solo nell’immediata vigilia si scoprì che nessuna squadra aveva compreso il cambio di regolamento dell’IBU, che avrebbe permesso alla Norvegia di schierare sei atleti.

Così, anziché partecipare al pre-camp con la nazionale, come sarebbe avvenuto in una situazione normale, i tecnici avevano deciso di farlo gareggiare in IBU Cup per poter così non perdere gare. Proprio lì, però, Andersen prese il Covid, così quando venne convocato per il Mondiale si ammalò e al suo posto andò Strøemsheim.

Dalla stagione 2023/24, poi, Andersen ha avuto altri numerosi problemi, che lo hanno frenato in una nazionale norvegese sempre più competitiva e nella quale è sempre più difficile entrare e confermarsi. Questo fino alla decisione comunicata oggi. Peccato.

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