Dopo diverse stagioni nel biathlon con fortune alterne, in particolar modo nella stagione 2023/24, Stina Nilsson è tornata la scorsa estate al suo primo amore, lo sci di fondo. Per lei però nessuno tentativo di tornare in Coppa del Mondo e giocarsi un ambito posto all’interno della competitiva squadra svedese femminile di sci di fondo, ma una nuova avventura, quella nello sci di fondo professionistico delle gare di lunga distanza.
Arruolata tra le fila della scuderia privata del Team Ragde Charge, si è dimostrata fin dall’autunno pronta a scardinare le gerarchie del circuito delle lunghe distanzi Ski Classics, imponendosi sugli skiroll nei 90km della Klarälvsloppet, ultima gara estiva che dona sempre importanti indicazioni sull’andamento della stagione invernali.
E di fatto le aspettative sulla 31enne di Malung non sono disattese, protagonista di una stagione di altissimo livello, chiudendo il ProTour 2024/25 in terza posizione con un bottino di ben 6 podi con 3 vittorie. La più importante, oltre alla già citata competizione sugli skiroll, è stata sicuramente quella casalinga della Vasaloppet, prima vittoria nel circuito, davanti ad e Anikken Gjerde Alnæs, poi vincitrice del titolo di Campione al termine della stagione.
Una scelta, quella di tornare al fondo dopo il passaggio al biathlon, che ha sicuramente dato i suoi frutti ed è stata ripagata anche dall’affetto del pubblico, che ieri si è radunato presso il campo sportivo del suo paese natale per celebrarla. Alla fondista sono state regalate una ghirlanda di fiori, che come da tradizione nelle granfondo orna il collo del vincitore e un bouquet. Nell’occasione anche il taglio del nastro dello speciale “Deposito sci di Stina”, un piccolo magazzino per le attrezzature sportive di seconda mano che il comune mette a disposizione delle giovani leve.
“Sono così incredibilmente felice e contenta di aver fatto il passo verso lo sci su lunga distanza e di aver vissuto quello che ho vissuto io. È stato assolutamente fantastico” ha commentato a SVT parlando della stagione trascorsa “ho vissuto un vero e proprio sogno alla Vasaloppet, è difficile da descrivere. È alquanto irreale. Speravo di poter vivere un’esperienza simile, ma non la davo per scontata, è stata davvero una giornata perfetta.”