La Francia si gode le sue stelle e segue la crescita delle future campionesse. Al termine di una stagione dove al femminile sono arrivati per la squadra transalpina 5 piazzamenti nelle prime 8 della generale di Coppa del Mondo, a mettersi in luce un po’ più indietro è stata la classe 2000 Camille Bened, vincitrice della sfera di cristallo di IBU Cup e protagonista di un bel debutto ai massimi livelli nelle finali di Coppa a Holmenkollen. Ma il percorso della francese, che si è affacciata al massimo circuito con un po’ di ritardo rispetto alle più giovani Océane Michelon e Jeanne Richard, non è stato sempre rose e fiori, considerando che ha dovuto affrontare diverse vicissitudini che ne hanno rallentato la crescita sportiva.
A svelarlo è la stessa Bened, che – intervistata ai canali ufficiali dell’IBU – racconta le difficoltà degli ultimi anni: “Tre anni fa sono andata in overtraining e sono stata veramente molto stanca per tutta la stagione. Poi, un anno fa, all’inizio della stagione sono caduta nella prima giornata sugli sci. Ho avuto dei problemi con la spalla e ho perso la prima parte della stagione. Quando sono tornata è stato molto duro per me gareggiare. Giorno dopo giorno è andata meglio e quest’anno è stato molto bello esserci per tutta la stagione, senza nessun problema”. Incidenti di percorso che però la francese ritiene fondamentali nella costruzione della propria consapevolezza: “Le difficoltà mi rendono più forte, perché lavoro ogni giorno per essere sulle piste e credo che mentalmente ora sono più solida”.
L’impressione è che, ora che i problemi fisici sembrano alle spalle, Bened possa giocarsi le sue chance con grande disinvoltura anche ai massimi livelli e il 13°, 15° e 16° posto arrivati rispettivamente nella sprint, pursuit e mass start di Coppa del Mondo a Oslo ne sono la riprova. Anche perché, fin dalle categorie giovanili i suoi risultati erano stati di altissimo livello, con la vittoria di medaglie importanti nelle principali manifestazioni internazionali a livello Youth e Junior, mentre quest’anno è arrivato per lei – oltre ai trofei generale, pursuit e mass start di IBU Cup – un argento in staffetta agli Europei in Val Martello.
Un Camille Bened ispirata, forse anche dai suoi idoli sportivi, tra i quali spicca la tedesca Magdalena Neuner: “Quando ero piccola adoravo guardare il biathlon in tv e la mia preferita era Magdalena Neuner. Quando ero in pista dicevo a mio padre ‘guarda, faccio come lei’. Era il mio sogno quando ero bambina, diventare come lei”. E pensare che la francese avrebbe potuto anche dedicarsi allo sci di fondo, disciplina in cui da giovane eccelleva: “Amo lo sci di fondo, quando ero più giovane sono stata campionessa di Francia sia nel fondo che nel biathlon. Ma il biathlon è per me più divertente, il poligono è uno dei miei posti preferiti”.
