Si chiude una porta e se ne apre un’altra. La notizia arrivata all’inizio di aprile e riguardante il passaggio di Håvard Solås Taugbøl – veterano della nazionale norvegese – al circuito Ski Classics, trova conferma nelle recenti parole del fondista. Quando in Norvegia si attende con impazienza l’annuncio delle nuove squadre per la stagione 2025/26, il classe 1993 si prepara ad affrontare una nuova avventura sulle lunghe distanze, dicendo addio dopo tanti anni alla nazionale. Intervistato dal portale locale Fædrelandsvennen, Taugbøl racconta la sua decisione e approfondisce il tema del suo adattamento alle granfondo, visto il passato da sprinter puro.
Parlando della decisione di dire addio alla Coppa del Mondo, il norvegese svela: “Negli ultimi cinque o sei anni mi sono ripetuto che avrei affrontato le cose un anno alla volta. Ho sempre avuto una regola: ogni cosa deve sembrarmi giusta. Invece di dire che mi impegnerò per quattro anni di fila, ho affrontato un anno alla volta e ho valutato se avevo la motivazione e la gioia necessarie per iniziare un altro anno, se ero pronto ad allenarmi meglio e a fare nuovi passi. Quest’anno ho avuto la sensazione che la motivazione necessaria non fosse così forte come prima e, soprattutto nell’ultimo mese, è stato ancora più evidente”. Poi aggiunge: “Mi sono sentito stufo delle sprint e della Coppa del Mondo. Soprattutto quest’inverno, ci sono state molti bassi e mi sono costati più di quanto abbia investito. Sono semplicemente molto soddisfatto (della carriera, dr) ed sarà divertente provare qualcosa di nuovo”.
Chiaramente, la scelta di dedicarsi allo Ski Classics – dove correrà con i colori del Team Ragde Charge dei fratelli Aukland – implica un inevitabile addio alle possibilità di essere riconfermato in nazionale: “Ho chiamato Arild (Monsen, tecnico della Norvegia, ndr) un paio di settimane fa e gli ho detto che ci avevo pensato un po’ e che avrei rinunciato e avrei iniziato a correre sulle lunghe distanze. La motivazione dietro questa scelta non è la perdita del mio posto in nazionale. Non è stato ancora deciso nulla, ma sono onesto e vedo che la mia stagione è andata così così. Ma non era comunque scontato che avrei perso il mio posto”. Ovviamente, prima di gettarsi in questa nuova avventura, Taugbøl si rende conto che – proprio all’alba della stagione olimpica – non si tratta di una scelta semplicissima: “Sono un po’ nervoso perché potrei pentirmene più avanti – aggiunge –, quando inizierò ad allenarmi durante l’estate e l’autunno, e considerando che l’anno prossimo ci saranno le Olimpiadi in Italia”.
Molte le incognite da affrontare, non ultima la sua poca predisposizione alle gare su lunga distanza, avendo fatto delle sprint il suo pane quotidiano per anni: “Per altri sprinter il passaggio allo Ski Classics è stato positivo? Spero che valga anche per me, anche se si tratta di un territorio un po’ sconosciuto. Molti hanno affrontato la transizione da sprinter piuttosto bene e un po’ mi riconosco in loro. Sono bravo nelle gare in ‘double poling’ sugli skiroll e sono bravo nelle volate. Ma per partecipare a una volata è necessario essere ben allenati e occorre molto allenamento fino all’inverno”. Ma nel farlo, il norvegese non si mette nessuna fretta: “Utilizzerò il primo anno per prendere confidenza con il livello e acquisire esperienza, per poi usare quell’esperienza per il secondo anno. Ho bisogno di un rafforzamento specifico affinché i miei muscoli possano sopportare lo sforzo. Coloro con cui gareggerò lo fanno da anni, quindi vedremo quanto riuscirò a ottenere nel primo anno”.