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Sci di fondo

Sci di fondo – Legkov dice la sua: “Klæbo atleta unico, Bolshunov ha confermato la leadership. E su Korostelev e le Olimpiadi…”

L’avvicinamento alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 riporta l’attenzione sulla Russia, in un momento in cui CIO e federazioni sportive valutano le decisioni da prendere circa l’eventuale ammissione del paese in questione alla prossima kermesse a cinque cerchi. Intanto, in Russia si è da poco conclusa la stagione dedicata al circuito nazionale di sci di fondo e – dopo l’ultimo appuntamento con i Campionati Russi a Monchegorsk – si tirano le somme su quanto avvenuto in pista. A dire la sua facendo un’ampia disamina sui vari temi della stagione è Alexander Legkov, ex fondista e campione olimpico della 50 km di Sochi 2014, il quale si esprime anche sulle recenti imprese compiute ai Mondiali da Johannes Høsflot Klæbo.

Intervistato dal portale Odds.ru, Legkov apre con un commento sulla stagione di Alexander Bolshunov, partita in salita per poi concludersi in maniera decisamente positiva con il titolo nazionale nella 70 km: “Ogni anno è diverso, ma Sasha Bolshunov dimostra ogni stagione di essere uno degli sciatori più forti del paese. All’inizio di questa stagione le cose non andavano tanto bene, non so perché. Forse era un problema di salute, forse si è allenato meno. Sentivamo dire che gli faceva male la schiena, che aveva il coronavirus, ma poi ha iniziato ad allenarsi separatamente, ha perso peso e questo lo ha aiutato a rimettersi in forma. Quindi sa cosa deve fare per essere in ottima forma”. Legkov prosegue poi parlando della concorrenza ogni anno più accesa da parte dei giovani atleti emergenti, che puntano a strappare lo scettro a Bolshunov: “[…] È normale, è la vita, invecchiamo tutti e Sasha non fa eccezione. Considerando tutto questo, il fatto che riesca a trovare la sua forma migliore e a vincere così tante gare è fantastico. Ha confermato la sua leadership”.

Proprio rimanendo sul tema dei giovani talenti, Legkov si esprime riguardo alla crescita del classe 2003 Saveliy Korostelev: “Saveliy progredisce e diventa più forte ogni anno, questo è un dato di fatto. Ha sicuramente ancora molti anni davanti a sé in questo sport, è solo all’inizio. […] Deve ancora crescere molto. Per ora Korostelev è sulla strada giusta, vediamo cosa succederà tra un po’. Devi allenarti duramente. Ma ha dimostrato di poter vincere”.

C’è spazio per parlare anche del recente exploit di Klæbo, capace di portarsi a casa 6 medaglie d’oro ai Mondiali di Trondheim, con Legkov che spende per lui parole di elogio: “È un atleta molto forte e se i nostri ragazzi fossero stati ai Campionati del Mondo, non sarebbe cambiato molto. Avrebbe vinto nelle sue gare, sprint e team sprint molto probabilmente. Anche se i nostri avrebbero comunque lottato. Klæbo è un atleta unico che corre ovunque, davvero interessante. Ma dire che avrebbe mantenuto sicuramente tutte le medaglie se ci fossero stati i nostri atleti non è giusto. Per lui sarebbe stata più dura e difficile”.

Infine, Legkov si esprime sul tema Olimpiadi, augurandosi di poter vedere i suoi connazionali competere in Val di Fiemme: “Dobbiamo credere che andremo alle Olimpiadi. Dobbiamo vivere con fede e con buoni pensieri. Queste non sono fantasie, ma sogni che presto diventeranno realtà. Secondo me accadrà sicuramente, è solo questione di capire quando. Stanno iniziando a parlare dell’anno prossimo, qualcosa sta lentamente cambiando, ma non ci sono dettagli specifici. Sulla possibilità di vedere un solo atleta russo per disciplina a Milano-Cortina? Speriamo che ne vengano ammessi due, tre o quattro. Lo status neutrale non ha importanza, la cosa più importante è che ci vadano”.

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