Un inverno nato sotto i “peggiori auspici”, restando fuori dalla squadra nazionale a causa di una stagione lontana dalle gare per problemi personali prima e un infortunio in piena preparazione estiva poi, si è rivelato invece ben più soddisfacente delle aspettative per Helene Marie Fossesholm.
Solo un anno fa la fondista di Westfossen usciva dall’inverno forse più buio della sua carriera da fondista, quando il sovrallenamento e una salute mentale non al top le hanno fatto mettere in pausa da carriera, di fatto, per ritrovare la serenità e il piacere di fare fatica in pista. A distanza di una decina di mesi ha centrato la convocazione per i Mondiali di Trondheim, benché alla fine non sia riuscita a gareggiare, ma a fine stagione ha portato a casa un buon bottino di 4 top 10 in Coppa del Mondo e la vittoria della Coppa di Scandinavia, un risultato davvero ottimo per chi è stato per un anno lontano dalle gare.
Tutto questo, però, secondo le fonti del quotidiano norvegese VG, non è stato sufficiente per riconsegnarle un posto in Nazionale in vista della stagione olimpica. Fossesholm però non è preoccupata: “L’esperienza dimostra che può funzionare anche all’esterno” ha dichiarato “Volevo entrare in Nazionale, ma non è andata così. In ogni caso, sta andando tutto bene. Mi sento più sicura e meglio di quanto non mi sentissi da molto tempo”.
Dopo il periodo buio dello scorso anno, Fossesholm è finalmente serena: oltre agli allenamenti, ora apprezza anche la vita al di fuori di essi, con gli amici, i viaggi e la famiglia. Una lezione imparata forse a duro prezzo, ma messa nel cassetto delle cose più preziose. “Sto guardando al futuro. Ho chiuso con quello che è andato storto. Quel che è fatto è fatto, e se mi soffermo su cose che richiedono energia, non andrò da nessuna parte. Ma non farò più la stessa cosa. Ho imparato molto da quell’esperienza.”
Alla preparazione per la stagione invernale, invece, continuerà ad occuparsi assieme al papà, con cui ha un buon feeling, anche se non mancano i punti di scontro: “L’allenamento non è una scienza missilistica e abbiamo un buon dialogo. Io e mio padre abbiamo un buon equilibrio, lavoriamo insieme su un programma, ma ci può essere qualche momento di tensione quando discutiamo di una strategia che avevamo già concordato, ma senza discussione non si troverà mai la soluzione migliore. Anche se in realtà la pensiamo in modo abbastanza simile”.
Ad ogni modo, la stagione olimpica avrà comunque un inizio abbastanza tranquillo per Fossesholm: in quanto vincitrice della Coppa Scandinava, avrà un posto garantito nella tappa inaugurale di Coppa del Mondo a Ruka a novembre, senza l’affanno della première di stagione norvegese. Decisamente un passo avanti rispetto allo scorso anno e un modo per allentare la tensione nelle ultime settimane di preparazione.