Una crisi pesante quella che sta colpendo il salto con gli sci in Norvegia. La prima vittima dello scandalo tute che ha visto protagonista la squadra nazionale norvegese ai Mondiali di Trondheim e ha portato alla sospensione di allenatori e di alcuni atleti di punta, è stato l’ultimo Raw Air.
Pochi gli spettatori presenti, numeri che si sono praticamente dimezzati e ovviamente sono andati a colpire soprattutto le casse dei comitati organizzatori.
In grande difficoltà è andata soprattutto Vikersund, che ha ospitato le gare di volo. Soltanto 6000 spettatori hanno deciso di seguire dal vivo le competizioni, che significa un crollo dei presenti rispetto alla stagione precedente e soprattutto alle aspettative iniziali del comitato organizzatore, che si aspettava il doppio di tifosi.
Come riferito da Dagbladet, ciò ha pesato tantissimo sulle casse, tanto che vi è stato un deficit di 3,8 milioni di corone norvegese, pari a 316.984 euro. Numeri sicuramente preoccupanti per tutti coloro che hanno investito sull’evento.
Il presidente di FTV Flying Team Vikersund, società organizzatrice dell’evento, Vegard Jelstad, nutre ancora buone speranze che la crisi finanziaria venga superata. «Abbiamo il capitale per sostenere questo buco e stiamo fornendo un feedback chiaro a tutti i nostri creditori e volontari».
Leif Arne Berget, membro del comitato organizzatore, aggiunge: «Avevamo temuto i numeri in rosso, ma abbiamo liquidità e abbiamo accumulato capitale. Quindi possiamo sostenere tutto questo, ma non può continuare così. Non è sostenibile avere nel tempo un deficit di quattro milioni di corone. Bisogna fare qualcosa».
Insomma, se la situazione non dovesse risollevarsi in futuro, allora potrebbe anche non valere più la pena organizzare un evento di tale portata.