“Abbiamo già pronte due diverse programmazioni a seconda di cosa l’IBU deciderà di fare”. In Russia iniziano a sperare di tornare a gareggiare in Coppa del Mondo di biathlon, dove sono assenti dal 2022 dopo l’invasione russa in terra ucraina, e si danno il 50% di possibilità di tornare.
A parlarne, in una conversazione con Sport24, è stato il vice presidente della RBU, la Russian Biathlon Union, Pavel Rostovtsev, che ha svelato i due diversi piani di preparazione per la squadra nazionale alla nuova stagione. Ovviamente, la scelta del piano dipenderà dalla possibilità per gli atleti russi di partecipare è meno alle competizioni sotto l’egida dell’IBU.
«La preparazione per la nuova stagione si svolgerà tenendo conto delle competizioni internazionali – ha ammesso il dirigente – abbiamo un piano A e un piano B. Il primo è stato progettato tenendo conto della nostra ammissione alle competizioni sotto l’egida dell’IBU. In questo caso, da novembre abbiamo organizzato diversi raduni all’estero, in paesi dell’Europa occidentale. Non posso ancora fornire maggiori dettagli. Abbiamo già predisposto tutti questi piani. Il piano B è di riserva. È pensato nel caso in cui non venissimo ammessi alle competizioni internazionali. Allora, ci alleneremo qui in Russia, ma stiamo valutando diversi altri raduni in Bielorussia e Armenia».
«Ora stimerei la probabilità di un ritorno al 50% – ha detto – personalmente, in qualità di vicepresidente della RBU, lo spero davvero. Siamo in contatto e stiamo fornando tutte le informazioni necessarie sul lavoro dell’antidoping. Quindi ci stanno tenendo d’occhio, nel senso buono del termine. Vediamo che qualcosa è in corso, ma vorremmo vedere azioni e commenti concreti da parte del CIO o dell’IBU».