È una Lisa Vittozzi molto commossa quella che prende il microfono durante l’evento FISI di fine stagione che si è tenuto questa mattina a Milano, e che fatica già alla prima domanda a trovare le parole giuste per spiegare i mesi difficili che ha vissuto, con la voce che trema e le lacrime che faticano a restare al proprio posto. Ma come ha raccontato nei brevi istanti che ha concesso ai tanti appassionati in quest’inverno di riposo e lontano dal biathlon “giocato”, l’affetto e il sostegno dei tanti che le sono stati vicini è stata la sua forza anche oggi, rincuorata dall’applauso dei tanti atleti presenti e anche quello dei media, che hanno rispettato la sua privacy in un momento che si può immaginare delicato non solo fisicamente ma anche mentalmente.
Aiutata dalla presentatrice, la sappadina è passata poi ha fare un piccolo riassunto di una stagione per lei sicuramente anomala.
“È stato un periodo difficile e per quello anche emozionante, ovviamente non me l’aspettavo, perché avevo fatto una preparazione molto bella ed ero molto soddisfatta, avevo avuto anche dei miglioramenti rispetto all’anno prima, perciò ero molto agguerrita per andare a difendere il mio titolo. Poi a novembre c’è stato questo episodio che mi ha bloccata completamente, ho provato a tener duro fino a dicembre però la mia schiena non reggeva, avevo troppo dolore. Perciò ho pensato che la prossima stagione fosse quella più importante e perciò volevo assolutamente arrivare al top e fare una stagione mediocre in cui non potevo esprimere al 100% il mio potenziale non aveva molto senso perché poi non avrei avuto il tempo recuperare”.
“Adesso sto meglio, sono contenta. Il mio fisico sta rispondendo bene, sto facendo preparazione e pian piano vedo che va meglio e sono più serena. All’inizio la serenità non era proprio all’ordine del giorno, avevo tanta pressione e preoccupazione” ha proseguito la biathleta del CS Carabinieri, a cui la medaglia olimpica individuale è l’unico obiettivo che rimane in una carriera in cui ha vinto tutto “Ovviamente saltare la stagione e guardarla dal divano era la prima volta per me ed ero destabilizzata, è stato difficile. Ora però posso ripartire e tornare”
Un periodo, conclude la 30enne, che le ha insegnato “a seguire i segnali del corpo e della mente, bisogna prendersi i propri spazi e riposare. Lo scorso anno l’ho vissuto a 100 all’ora e forse è stato troppo e me ne sono accorta troppo tardi. Non che non lo sapessi già, ma questo periodo ho ancora di più capito che amo lo sport e lotterò sempre per tornare”. Un segnale ben più che positivo dunque per Vittozzi, che assieme a tutta la squadra azzurra porterà sicuramente alto il tricolore in quel di Anterselva tra poco più di dieci mesi.
