Olimpiadi o non Olimpiadi, questo è il dilemma. A interrogarsi e a lasciare ancora una volta tifosi e appassionati con il fiato sospeso è Therese Johaug, nelle ultime settimane al centro di insistenti indiscrezioni che la vedrebbero propensa a prolungare ulteriormente la propria carriera, con l’obiettivo di presentarsi al via della gare di Milano-Cortina 2026. Un’ipotesi che – alla luce di quanto dichiarato dalla stessa Johaug a margine di una visita al Palazzo Reale di Oslo nei giorni scorsi – acquisisce i contorni di qualcosa di decisamente possibile. “Se prima ero sicura al 99% che avrei smesso, ora lo sono un po’ meno“, ammetteva Johaug aprendo all’eventualità di proseguire anche durante la stagione olimpica. Dichiarazioni che, oltre a suscitare speranza in particolare tra i tifosi scandinavi, spingono a riflettere anche le stesse avversarie di Johaug, che in caso di decisione affermativa della norvegese si ritroverebbero davanti un’accanita contendente per le medaglie a cinque cerchi in Val di Fiemme.
Tra di loro c’è senza dubbio Ebba Andersson, forse la più diretta delle rivali di Johaug nel corso dei Mondiali di quest’anno a Trondheim. Lei che per pochissimo è riuscita a strappare alla norvegese sia l’oro nello skiathlon (in volata per un nulla), sia quello nella 10 km in classico. E così, interpellata da SVT, anche Andersson dice la sua sul possibile prolungamento della carriera di Johaug: “Penso che quando inizierà a vacillare, allora sarà il momento per mettere definitivamente fine alla sua carriera – ammette la svedese -. Dopo Trondheim, ho avuto l’impressione che non fosse così sicura della sua scelta (di smettere, ndr), ma che sarebbe stata l’ultima stagione con Therese al massimo. Ora che ha dimostrato di averne ancora, credo che sarà comunque dura per lei riuscire a mantenersi per un altro anno su questi livelli”. E quando dice “questi livelli”, Ebba Andersson ha ben chiara in mente l’immagine della 50 km conclusiva della Coppa del Mondo a Lahti, dove Johaug non solo è stata in grado di stendere tutta la concorrenza (Andersson compresa), ma si è addirittura concessa un vantaggio nell’ordine dei minuti su tutte le inseguitrici. Ecco perché, considerando che la 50 km olimpica sarà in classico come quella di Lahti, la svedese non ha dubbi: “Se penso che ci sarà alle Olimpiadi? Sì, penso di sì”.
Una teoria che condivide anche Astrid Øyre Slind, connazionale di Johaug che a Lahti (dove va ammesso che mancava Frida Karlsson) era stata la migliore delle “terrestri”, chiudendo seconda a poco più di un minuto da Johaug. Anche per lei, non sembrano esserci molti dubbi: “Penso che Therese parteciperà alle Olimpiadi. In realtà credo che non smetterà mai (sorride, ndr)”. E se già la posizione di Andersson sembrava abbastanza convinta, la certezza non può che aumentare stando a sentire le parole di Slind, che con Johaug ha un rapporto ben più stretto. Tuttavia, la norvegese ci tiene a precisare che le sue sono soltanto supposizioni, non avendo avuto da Johaug conferme dirette. Supposizioni che però non paiono completamente infondate: “Se ho avuto qualche segnale da lei? No, ma la sua risposta non è stata molto chiara. Penso che stia pensando di continuare, altrimenti la sua risposta sarebbe stata un ‘no’ netto”.
Va bene, ma quando arriverà la decisione? Come ammesso dalla stessa Johaug, la scelta andrà compiuta nell’immediato, considerando che a breve dovrà essere ratificata la composizione delle squadre nazionali (l’anno scorso era successo il 24 aprile). A differenza di quanto avvenuto la scorsa estate, Johaug questa volta non dovrebbe temporeggiare durante l’estate, ma una sua decisione è attesa prima dell’annuncio delle squadre, in modo che possa unirsi fin da subito alla nazionale e prendere parte alla preparazione completa. Ancora un po’ di attesa e il dilemma sarà sciolto. Anche se, indizi alla mano, la risposta inizia ad essere giorno dopo giorno più chiara.