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Salto con gli sci – Artti Aigro, una stagione in avanti: “Inizio a imparare cose che daranno frutto”.

Dopo aver iniziato la collaborazione con la Norvegia un paio di anni fa, per il saltatore estone Artti Aigro, la stagione 2024/25 di Coppa del Mondo ha rappresentato il grande balzo in avanti che aspettava da tanto e a cui la collaborazione con una delle nazioni più grandi nella disciplina doveva proprio portare. Il venticinquenne, infatti, ha migliorato il suo piazzamento in classifica generale di ben 20 posizioni, passando dal 43° posto dell’inverno precedente al 23°, e ha ottenuto il suo primo piazzamento tra i primi cinque – miglior risultato per l’Estonia in Coppa del Mondo – in occasione della seconda tappa di stagione a Ruka, un risultato arrivato persino prima della tabella di marcia prevista.

“È stato sorprendente” racconta Aigro in un’intervista alla FIS “Ma questo è lo sport. Il tempo è diverso ogni giorno e non puoi farci molto. Ruka è stata fortunata per me e sono davvero felice.”

Fino a quel momento, il miglior risultato individuale in carriera dell’estone era stato un 14° posto sempre sul Rukatunturi, quattro anni prima, ma il passo in avanti non si è fermato a quell’eccellente acuto di inizio stagione, perché sono arrivati altri sei piazzamenti individuali tra i primi 20 prima della fine della stagione.

“Se riesco a mantenere un buon livello nei miei salti, avrò sempre più fiducia e questo rappresenterà per me nuovi passi avanti” spiega, parlando di una combinazione tra mente, fisico e tecnica, che devono incontrarsi nello stesso momento affinché i progressi possano avvenire e soprattutto farsi vedere quando più conta. E in questo senso, il duro lavoro con i norvegesi sta portando i suoi frutti: “È la seconda stagione che lavoro con i norvegesi e inizio a imparare cose che dovrebbero dare i loro frutti. È davvero bello, mi piace la squadra, mi piace allenarmi con loro, quindi tutto è perfetto. È facile: basta seguire il piano e fidarsi degli allenatori.”

Cresciuto a Otepaa, la “capitale” estone degli sport invernali, è figlio di combinatista, ma dopo essere stato introdotto alla combinata dal padre in tenera età, quando ha avuto modo di decidere per sé, Aigro ha preferito concentrarsi esclusivamente sul salto. “Non mi è mai piaciuto sciare, era un po’ troppo difficile per me. Mio padre non mi aiuta più, ma mi ha aiutato durante tutta l’infanzia e ora guarda ogni gara, quindi mi sta sostiene più mentalmente ora.”

Grazie ai suoi risultati, questo sport sta acquisendo una certa visibilità in Estonia, dove il movimento è ancora troppo piccolo, ma ci sono le basi per crescere: in occasione dei Campionati del Mondo, a Trondheim, ad esempio, non era da solo: il 17enne Kaimar Vagul ha condiviso parte del peso di essere la futura speranza della nazione baltica in questo sport.

“È una cosa positiva per la nostra nazione e la nostra squadra, ma ovviamente siamo ancora al punto in cui tutto il salto con gli sci ruotano attorno ad una sola persona, quindi ricevi molta attenzione, ma finora è andata benissimo.”

Il prossimo passo naturale per il classe 1999 potrebbe essere un podio e Aigro sa bene su cosa deve migliorare per poter far crescere ancora di più il suo livello nella prossima stagione e provare a scrivere la storia della disciplina per il suo Paese, magari già in occasione dei Giochi di Milano-Cortina il prossimo anno: “La parte più importante è il raggio in cima al trampolino, quindi se non apro troppo la parte superiore del corpo sarà molto più facile, ma è così che è adesso e cerco davvero di migliorarmi”.

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