Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) starebbe negoziando con le Federazioni internazionali degli sport invernali in merito all’approvazione della partecipazione degli atleti russi e bielorussi ai Giochi Olimpici del 2026 di Milano Cortina. Questo è quanto riportato ieri, mercoledì 9 aprile, dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, citando direttamente le dichiarazioni del direttore sportivo del CIO, Kit McConnell.
“Stiamo negoziando con le federazioni invernali. Prendiamo l’esempio delle federazioni estive, l’esempio delle Olimpiadi di Parigi, dove gli atleti neutrali hanno gareggiato senza problemi, e forniamo un protocollo molto chiaro e preciso con i principi di ammissione degli atleti russi e bielorussi, sia per quanto riguarda l’antidoping che il rispetto individuale dei criteri di neutralità. Spieghiamo come funziona in pratica. C’è una buona comprensione del funzionamento di questi protocolli negli sport estivi”, ha detto in una conferenza stampa dopo la riunione del Comitato esecutivo del CIO” ha dichiarato McConnell in conferenza stampa dopo la riunione del Comitato Esecutivo del CIO .
Stando alla stampa russa, il direttore sportivo del CIO afferma che i lavori per il rientro degli atleti russi procedono senza intoppi. Alcune discipline, come quelle sotto l’egida dell’International Skating Union (ISU) – vale a dire pattinaggio di velocità, pattinaggio artistico e short track – hanno già ammesso gli atleti russi e bielorussi alle gare di qualificazione per i Giochi Invernali del prossimo anno, così come l’International Ski Mountaineering Federation (ISMF), ha autorizzato negli ultimi mesi cinque sciatori russi a gareggiare a livello internazionali, includendoli naturalmente alla partecipazione alla prima Olimpiade per lo sci alpinismo.
Dopo l’invasione russa dei territori ucraini, lo ricordiamo, gli atleti russi (e quelli bielorussi, il cui governo ha sostenuto attivamente la Bielorussia) sono stati sospesi dai tornei internazionali in molti sport, sia per ragioni legate alla sicurezza dello svolgimento degli eventi, sia per evitare strumentalizzazioni politiche delle singole prestazioni. Inoltre, secondo le raccomandazioni del CIO, le competizioni internazionali non possono essere organizzate sul territorio dei territori russi. La situazione è leggermente cambiata durante le Olimpiadi di Parigi del 2024, quando a russi e bielorussi fu consentito di partecipare solo in regime di neutralità, a determinate condizioni, creando un precedente importante perché questa situazione possa ripetersi.