A Kalix si chiude il lungo fine settimana dedicato ai Campionati Svedesi, aperto giovedì con le 10 km in classico e proseguito venerdì con le team sprint. A sancire il gran finale della kermesse di Svezia valida per l’assegnazione delle medaglie, la 30 e la 50 km in tecnica libera con partenza individuale. Un format di gara decisamente probante, che non ha risparmiato sorprese soprattutto al femminile, dove a decidere la lotta per la vittoria è stato un episodio.
Al via a partire dalle 10, la 30 km femminile sembrava proiettata verso l’epilogo più naturale: quello della pronosticata vittoria di Ebba Andersson. La gara si apre tuttavia decisamente in salita per l’atleta già titolata nelle due giornate precedenti, che poco dopo la partenza imbocca la pista sbagliata, perdendo molto terreno su Jonna Sundling, balzata in testa. Se al riscontro cronometrico di 1.1 km a comandare era Andersson con poco più di un secondo sulla compagna di squadra, al successivo intermedio a 3.5 km il ritardo di Andersson su Sundling sale addirittura a 1 minuto e 20. Una gara quindi tutta ad inseguire per la svedese, che con il passare dei minuti scala la classifica fino a riportarsi a ridosso di Sundling, riuscendo perfino a scavalcarla di pochi secondi nei due intermedi intorno al chilometro 28. Ma le doti da finisher di Sundling si fanno avanti nel finale e la gara si chiude con Sundling medaglia d’oro per soli 2.8 secondi su Ebba Andersson e 2 minuti e 31 sulla classe 2003 Lisa Eriksson, bronzo di giornata.
Un epilogo che sarebbe stato decisamente diverso senza il decisivo errore iniziale di Andersson, che deve però fare i conti con la fatale disattenzione. Per l’atleta classe 1997, che quest’anno ha brillato con 3 medaglie d’oro conquistate ai Mondiali di Trondheim, quest’episodio si unisce a quello della squalifica rimediata a Oslo in occasione della 20 km in classico, andando a caratterizzare un finale di stagione non del tutto fortunato. “In questo momento sono soprattutto arrabbiata con me stessa per aver perso l’oro in questo modo – ha ammesso Ebba Andersson ai microfoni di Expressen -. Ho perso un’incredibile quantità di tempo e soprattutto lo slancio. Il resto della gara è stato una lotta a inseguire. Pensavo ancora che si potesse fare, ma Jonna ha dimostrato ad ogni giro di essere la più veloce nel tratto finale”. Dalla sua parte, Sundling ringrazia per il vantaggio concessole dalla compagna, cruciale per la conquista del titolo: “Era dura oggi, quindi ho davvero avuto bisogno di quel gap”.
Per la classifica femminile completa della 30 km di Kalix, CLICCA QUI
Al maschile invece, come spesso accade su queste distanze nei format a cronometro, la vittoria è stata decisamente più netta. A prendere in mano la gara fin dai primi chilometri è Gustaf Berglund, che in questo format si trova particolarmente a suo agio avendo centrato anche un eccezionale 8° posto ai Mondiali di Trondheim. Il fondista classe ’98 tiene a distanza gli avversari e incrementa il vantaggio con il passare dei chilometri, giungendo al traguardo con 1 minuto e 45 di margine su Axel Jutterström, medaglia d’argento. Il coetaneo di Berglund mette in pista una prestazione in crescendo e scala posizioni nella seconda parte di gara, approfittando del crollo di Eric Rosjö, al quale rifila oltre un minuto negli ultimi 10 km. Per Rosjö è bronzo, mentre seguono al 4° e 5° posto Fredrik Andersson e Johan Häggström. Giornata da dimenticare (l’ennesima) per Calle Halfvarsson che dopo un inizio difficile sceglie di ritirarsi poco oltre il 30° chilometro di gara, quando il divario con Berglund superava già i 5 minuti.
Per la classifica maschile completa della 50 km di Kalix, CLICCA QUI