A 30anni, Suvi Minkkinen ha avuto una delle stagioni migliori della sua carriera: medaglia di bronzo ai Campionati del Mondo, due podi individuali e due podi in staffetta in Coppa del Mondo; questo risultato le ha fruttato un montepremi di oltre 147.000 euro. Al di là del guadagno monetario, l’ultimo semestre ha messo in mostra una condizione eccellente, che le ha permesso anche di presentarsi senza timore reverenziale ai Campionati Finlandesi di sci di fondo, dove ha mancato si soli 1″7 la medaglia di bronzo nella 10 km.
In un’intervista all’emittente tv Yle News, la biathleta finlandese ha confidato i segreti del suo successo, che stanno tutti nella preparazione: la scorsa estate, infatti, si è allenata con carichi ai massimi livelli, a 1800 metri per tre mesi, più duramente e più che mai. C’è però anche un altro aspetto che è stato fondamentale, ma su cui fino ad oggi non è stata pronta ad aprirsi, argomento delicato da affrontare, specialmente per le atlete d’élite.
“Ho gareggiato pesando circa quattro chili in meno rispetto alla scorsa stagione. Sicuramente le gare di resistenza sono più facili e la resistenza muscolare è migliore. Le persone più attente probabilmente se ne sono accorte. Negli sport di alto livello, il corpo è uno strumento le cui prestazioni vengono ottimizzate. Non credo che l’argomento debba essere in alcun modo tabù, ma la conversazione al riguardo dovrebbe essere educato e consapevole.”
Quando la scorsa primavera Minkkinen ha elaborato i suoi programmi di allenamento, tra gli obiettivi c’era anche quello di controllare il suo peso e perdere qualche chilo. Nel progetto è stata coinvolta anche Kaisa Sali, allenatrice esperta nel settore. La scelta di non parlarne prima, ha spiegato, era dettata principalmente dal timore di una reazione scomposta dell’opinione pubblica e dalla paura di non riuscire ad anticiparla e gestirla, soprattutto nel periodo delle competizioni, quando per un biathleta è fondamentale mantenere la calma necessaria anche al poligono.
“Per evitare malintesi, sottolineo che durante il periodo di allenamento ho mangiato in modo molto abbondante e vario e non sono andata mai a dormire a stomaco vuoto. Il peso veniva controllato, tra le altre cose, consumando pochissimi carboidrati durante gli allenamenti eseguiti a una frequenza cardiaca tale da bruciare i grassi, cioè a un livello di carico basso” precisa “Si tratta di un argomento delicato e difficile per molti motivi, perché il peso minimo possibile per un’atleta non è il miglior peso possibile. Personalmente, ho deciso di togliere qualche chilo perché l’estate scorsa ho comunque corso dei rischi difficili e ho messo in gioco tutto. Questo è stato fatto per non doverci rimuginare sopra al termine della mia carriera”.
Minkkinen ha iniziato le sue vacanze che dureranno fino a primi di maggio: in vista delle gare olimpiche di Anterselva, la biathleta svolgerà raduni in alta quota, come lo scorso anno, in Italia e in Francia, in parte con la nazionale e in parte da sola con il suo allenatore Mikko Viitanen .