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Salto con gli sci – Polonia, esonero di Thurnbichler: parlano gli atleti

La notizia di fine stagione per il salto con gli sci, oltre al record del mondo di Domen Prevc sul Letalnica di Planica, è quella del licenziamento di Thomas Thurnbichler da parte della squadra polacca. Come annuncia da Adam Malysz, ex campione di salto polacco e ora capo della Federazione di Sci del proprio Paese, il tecnico austriaco è stato esonerato dai suoi compiti di capo allenatore, ma è stato invitato a restare per la durata del proprio contratto – ancora per un altra stagione – all’interno della squadra giovanile.

Una decisione che segue una serie di stagioni magre di risultati, ma soprattutto – stando a quanto è emerso da fonti polacche – dal malcontento degli atleti, che già al termine della stagione 2023/24 aveva condotto Kamil Stoch ad allontanarsi dalla Nazionale e a prepararsi in autonomia.

Nel giorno della conferenza stampa, sia Malysz che Thurnbichler hanno raccomandato ai media di non approcciare gli atleti sulla questione per la durata del weekend sloveno, tuttavia ora che la stagione è conclusa, iniziano a trapelare le prime dichiarazioni, per nulla lusinghiere degli ex atleti del 35enne austriaco. Fortissime sono state le parole di Dawid Kubacki, in cui sottolinea la mancanza di costanza, la pazienza persa e la necessità di un cambiamento, nonostante il polacco abbia avuto la miglior stagione della sua carriera proprio con l’arrivo in squadra di Thurnbichler.

“Molte cose sono andate storte e si sono sommate nel corso degli anni. Il problema principale credo sia stato il caos. La mancanza di coerenza in quello che facevamo, è questo che ci ha danneggiato di più. La sera ci sedevamo, decidevamo cosa avremmo fatto, ci davamo il cinque, tutti erano contenti e il giorno dopo sul trampolino ricominciava tutto da capo, cambiavamo e cercavamo di capirci qualcosa durante la gara, ma il salto con gli sci ha bisogno di coerenza. Alla lunga era diventato stancante, perché quanto si può essere d’accordo e poi fare le cose in modo diverso?” ha detto il saltatore classe 1990 a skijumping.pl “Ecco perché l’atmosfera nel gruppo era quella che era, e non c’era molta fiducia, è difficile costruirla in queste condizioni. E non solo quest’anno, era una situazione che andava avanti da molto tempo. Ecco perché è il momento giusto per cambiare e portare una ventata di aria fresca in questo gruppo. L’atmosfera si rasserenerà e lavoreremo meglio.”

Oltre al metodo di lavoro, Kubacki muove pesanti accuse sulla gestione degli atleti, su tutti Stoch, come riporta sport.tvp.pl: “Quando vedi qualcuno che mette ostacoli sulla strada degli atleti e si tratta dell’allenatore, è difficile renderlo simpatico. Non voglio entrare nei dettagli, ma quello che ha fatto per rendere le cose difficili a Kamil rasenta il crimine”.

Più diplomatico invece Alexander Zniszczol, che ringrazia il tecnico austriaco per la collaborazione ma guarda già al futuro.

“Sì, sono stati i migliori tre anni della mia carriera. Grazie, Thomas, per il piacevole tempo trascorso! Sono molto contento che Maciek Maciusiak sarà il capo allenatore. Secondo me, avrebbe dovuto ricoprire questa posizione molto tempo fa. Maciek è un ottimo allenatore. Vede un errore e ne capisce la ragione. Con Thomas era diverso: vedeva l’errore ma non sempre ne conosceva la causa e la soluzione. Con Maciek c’è una fiducia totale: lui dice “fai questo” e io lo faccio, “fai quello” e io lo faccio. Sono sicuro che la Polonia tornerà a un buon livello.”

Le dichiarazioni del 31enne sono però dello stesso tono del compagno di squadra per ciò che riguarda l’atmosfera in squadra: “Non credo che fosse tutto negativo. Ma tutto si accumulava, si accumulava, finché alla fine la situazione è crollata. Non è una cosa che riguarda solo noi atleti, ma tutti. Quando ci si alza al mattino per andare al lavoro e si vede subito una persona che ci infastidisce, si pensa “ci risiamo”, si ha meno energia. Se invece ci si alza felici di andare ad allenarsi e di dare il massimo, si lavora in modo diverso. E questo è tutto.”

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