Quelle in Val Martello sono state giornate intense per Klaus Höllrigl, direttore tecnico della nazionale italiana di biathlon. Al termine di una stagione che ha visto alti e bassi, in particolare la definitiva esplosione di Giacomel e l’assenza di Vittozzi, il responsabile del biathlon italiano ha tracciato un bilancio nelle diverse riunioni con tecnici, comitati e corpi sportivi, per poi pianificare il futuro.
A Fondo Italia, Höllrigl ha parlato quindi della stagione appena conclusa, che lui stesso ha definito “di luci ed ombre”. Il dt azzurro è partito dalla Coppa del Mondo: «Abbiamo fatto un po’ fatica, ma allo stesso tempo abbiamo visto anche diverse cose positive. Per esempio, Tommaso Giacomel ha fatto non un passo in avanti ma quasi due. In più abbiamo portato gente nuova attorno alla top ten e creato tante occasioni, molte delle quali non abbiamo sfruttato. Diverse cose non sono andate bene, ma forse era giusto tribolare un po’ per capire su cosa lavorare con maggiore intensità e concentrazione. Un segnale per i prossimi anni».
Il dt della squadra italiana ha spiegato quindi su cosa lavorare: «Sicuramente dovremo concentrarci su alcuni aspetti tecnici, ma in particolare mentali. Credo che i nostri atleti debbano iniziare ad approcciare le gare in maniera diversa. Anche questo passerà dall’allenamento, si deve partire da lì per aiutare poi gli atleti e le atlete a entrare in gara con un’altra mentalità. Ovviamente questo aspetto fa parte anche della crescita e maturazione di un atleta e di una squadra, come abbiamo visto avvenire con Tommaso (Giacomel, ndr), che alla fine è riuscito a cambiare marcia anche perché è stato capace di approcciare le gare in un altro modo».
Alla vigilia della stagione, Höllrigl aveva chiesto di migliorare i risultati azzurri in IBU Cup, che effettivamente sono cresciuti rispetto alle ultime stagioni: «Qui abbiamo fatto molto bene. Ci tenevo, alla fine abbiamo fatto anche meglio di quanto immaginassi. Ovviamente per questo voglio ringraziare il lavoro delle nostre squadre B, ma anche dei corpi sportivi militari, perché chi è arrivato dai loro gruppi, ha fatto bene e contribuito alla crescita della squadra».
Il dt azzurro sperava in qualche risultato migliore, invece, nei Mondiali Juniores e Giovani, ma non boccia la stagione delle squadre giovanili: «Abbiamo fatto una bella Junior IBU Cup e fatto un’ottima figura agli EYOF. Non sono contentissimo, invece, dei Mondiali Juniores e Giovani, nei quali non siamo stati al top, faticando col vento e anche con quel tipo di neve. Si poteva fare meglio. Alla fine, però, non siamo lontani dalle altre nazioni ed è la cosa più importante, perché nel settore giovanile non contano le medaglie, ma soprattutto la qualità tecnica che metti sul campo, dimostrando di non essere lontano dagli altri».
A far sorridere Klaus Höllrigl è sopratttutto la crescita complessiva del movimento azzurro a livello giovanile, con le competizioni di Coppa Italia sempre più partecipate. «Ci tengo a sottolineare che in Coppa Italia siamo cresciuti nei numeri e nella qualità. Ci sono state gare con oltre settanta aspiranti al via. Ma è cresciuto proprio il valore degli atleti. Mi sono recato ad alcuni weekend di Coppa Italia e ho notato che i giovani hanno una base di allenamento superiore e anche al poligono il livello a salito. Ci tengo ad applaudire società e comitati che stanno lavorando sempre meglio, facendo diventare la nostra Coppa Italia di alto livello».
A fine stagione era inevitabile chiedere qualche notizia riguardante la situazione di Lisa Vittozzi, rimasta ferma per tutta la stagione. Un’assenza che si è fatta sentire. «È ovvio che un’atleta così ci sia mancata – ha detto Höllrigl – sarebbe mancata ad ogni nazione. Ci tenevo, però, a non nasconderci dietro alla sua assenza. Ciò era importante, perché c’erano altre atlete in gara e che hanno anche ottenuto risultati».
A meno di un anno dalle Olimpiadi di Milano-Cortina, i tifosi italiani e non solo aspettano il ritorno della campionessa di Sappada. Höllrigl aggiorna la situazione. «Sta meglio e lentamente possiamo iniziare a farle fare certi allenamenti. A quel punto bisognerà fare un passo alla volta. Decideremo come andare avanti con una buona prudenza».
Presto, quindi, per dire con chiarezza se e con quale gruppo Vittozzi si allenerà nel corso della primavera: «Intanto dobbiamo prima recuperarla al cento per cento, provare a fare con lei i primi passi. Dopodiché, un po’ alla volta cercheremo di capire qual la miglior cosa per lei. Faremo di tutto per riportarla in gara».