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Sci di fondo

Sci di fondo – Emil Iversen e i dubbi sul suo futuro: “La decisione deve essere presa al più presto”

Dopo la Team Sprint dei Campionati Nazionali Norvegesi a Hovden di giovedì sera, il norvegese Emil Iversen, che ha chiuso la gara già dal prologo finendo in 27esima posizione nella qualificazione assieme al compagno di squadra (IL Varden Meråker) Thomas Maloney Westgaard, ha rilasciato alcune dichiarazioni molto ambigue sul proseguimento della propria carriera sugli sci stretti.

Iversen ha infatti dichiarato che quella sarebbe stata l’ultima sprint corsa in carriera, ma nega l’intenzione di ritirarsi: “Questa è l’ultima sprint della mia vita” ha detto a TV2 dopo la mancata qualificazione “non mi ritiro, ma ci sono molte indicazioni che questa sia l’ultima sprint”. Infine ha poi aggiunto che la decisione se continuare o meno come sciatore di fondo “deve essere presa al più presto”.

Non stupisce che in questo momento, al termine di una stagione senza grandi prestazioni, l’umore di Iversen non sia alle stelle: ci sono stati buoni risultati, ma non a sufficienza da regalargli la convocazione ai Mondiali di casa a Trondheim.

Ad inizio stagione, nelle gare di Beitostølen a novembre, è arrivato quinto nella 10km in classico e, dopo aver vinto la Coppa di Scandinavia l’anno scorso, aveva un posto libero per la Coppa del Mondo fino a Natale. Nel massimo circuito internazionale si è classificato tredicesimo 20 km a skating di Ruka e settimo a Davos, nella 20km in classico.

Ai campionati nazionali di Gåsbu, passaggio fondamentale per staccare il pass per Trondheim, Iversen è stato squalificato per infrazione tecnica dopo essere arrivato quinto nella 10km in classico, e 18° nello skiathlon dopo una prima metà di gara molto solida: fonti norvegesi dicono che fosse davvero ad un passo dall’ottenere la convocazione.

Una stagione in un certo senso incompiuta per il 33enne, caratterizzata da episodi sfortunati, come accaduto la scorsa settimana, nelle finali di Coppa di Scandinavia a Gålå, dove si è classificato 32° nella gara da 10 chilometri, nonostante avesse ottenuto di gran lunga il miglior tempo ma, arrivato in ritardo ai blocchi di partenza, ha subìto una penalità sul cronometro.

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