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Biathlon

Biathlon – Francia, un’estate di decisioni difficili per la squadra femminile in ottica stagione 2025/26

Photo Credits: Josef Plaickner

Anche se la stagione invernale ha da poco chiuso i battenti, per le squadre di Coppa del Mondo non sarà mai troppo presto iniziare a ragionare in ottica 2025/26 visto l’impegno a Cinque Cerchi a cui saranno chiamati gli atleti. La preparazione per la cruciale stagione olimpica inizierà a maggio, dopo un meritato periodo di riposo e la squadra che più di tutte quest’anno ha dimostrato una manifesta superiorità, in particolar modo sul fronte femminile, la Francia, si trova nella condizione – invidiabile quanto complessa, di dover fare alcune scelte difficili per i gruppi di allenamento.
Tra Coppa del Mondo e IBU Cup, la squadra femminile transalpina ha a propria disposizione un carnet di atlete di altissimo livello, tutte perfettamente in grado di poter competere con risultati importanti in Coppa del Mondo, come dimostrato dalla partecipazione di ben 7 francesi alla Mass Start femminile di Oslo/Holmenkollen.

“Ci sono nodi da sciogliere, e non piccoli! Ci sarà molto dibattito” ha confermato Stéphane Bouthiaux, direttore delle squadre francesi, a Nordic Magazine “tuttavia preferisco avere questi problemi piuttosto che piangere senza sapere chi porteremo”.

Con ben cinque atlete nella top 10 finale di Coppa del Mondo (Lou Jeanmonnot, Justine Braisaz-Bouchet, Julia Simon, Jeanne Richard e Océane Michelon) che sono senza alcun ombra di dubbio confermate nel gruppo A, bisognerà determinare a chi andrà il sesto posto garantito dalla vittoria della Classifica per Nazioni. Inoltre grazie alla vittoria della Classifica Generale di IBU Cup femminile, la Francia potrà fare affidamento su un pettorale aggiuntivo nelle prime tappe. Questo però, non significa che Camille Bened, che lo ha conquistato sul campo, avrà la garanzia di poterne beneficiare: secondo il regolamento IBU, infatti, non si tratta di un pettorale nominale, ma di squadra. In lizza per questi due post extra, dunque, ci sono Bened, Sophie Chauveau, Paula Botet, Gilonne Guigonnat, Voldiya Galmace-Paulin e Amandine Mengin, unica contendente al di fuori dei gruppi della Nazionale la scorsa estate.

“Dovremo riflettere attentamente per stabilire come distribuire questa quota l’anno prossimo. Bened ha facendo una grande stagione, questo è innegabile, ma ha avuto il vantaggio in particolare di aver preso parte all’intera stagione di IBU Cup, cosa che non è accaduta alle sue colleghe” ha spiegato il dt.

Qualunque sarà la scelta finale, è garantito che lascerà strascichi pesanti e delusione tra le atlete; inoltre, in occasione dei Giochi, solo 4 saranno le atlete che potranno essere al via delle gare individuali. I tecnici sono quindi chiamati a una valutazione particolarmente attenta e severa, per riuscire a ripetere, se non addirittura a migliorare quanto fatto quest’anno.

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