Questo venerdì mattina si sono concluse le prove di biathlon dei Giochi Mondiali Militari di Lucerna 2025; gli atleti sono stati chiamati a cimentarsi con un format oggi sconosciuto ai più, ma che riporta la disciplina ai suoi albori, quando fu inserito nel programma dei Giochi Olimpici di Chamonix (Alta Savoia) nel 1924: la Pattuglia.
Come nelle staffette, la squadra è composta di quattro persone, ma a differenza dei format a squadra odierni, gli atleti scendono in pista tutti insieme: un elemento fondamentale per la buona riuscita della prestazione è dunque la coesione, poiché la pattuglia deve rimanere raggruppata per tutta la gara, pena una penalità di un minuto se i quattro atleti non rimangono entro i 15 secondi, poiché il tempo all’arrivo viene preso sull’ultimo membro della pattuglia.
La gara che si svolge su otto giri da 2,5km per gli uomini (sei per le donne) e tre serie di tiro (nella sequenza terra-piedi-terra) senza ricariche, con solo tre atleti si cimenteranno nel tiro, mentre uno, il cosiddetto “capo pattuglia”, può essere sia biatleta che, fondista. Per questo motivo, nelle startlist, possiamo notare la presenza di fondisti come Jules Lapierre e Flora Dolci per la Francia, o come Federica Cassol per l’Italia.
Una scelta che ha pagato i dividendi nella gara femminile, dove Francia (Dolci, Chevalier, Botet, Jeanmonnot) e Italia (Cassol, Trabucchi, Passler, Comola) hanno conquistato rispettivamente le medaglie d’oro e d’argento. Senza errori, il quartetto transalpino ha chiuso la sua gara in 37’06″3, con un margine di 1’17″4 sul quartetto italiano, che invece ha avuto un passaggio nel giro di penalità. Sul podio anche la Svezia (Stenman, Lind, Hedstrom, Nilsson), con un solo errore e 1’34″0 di ritardo dalla pattuglia transalpina.
Al maschile, la medaglia d’oro va al primo dei due quartetti finlandesi in pista (Ruuskanen, Heikkinen, Harjula, Klemettinen) che, con un errore nella serie in piedi, vince di 3 decimi sulla Germania (Boegl, Strelow, Fratzscher, Kaskel), che in piedi ha invece commesso 2 errori. Più indietro e medaglia di bronzo per la Francia (Lapierre, E. Claude, Perrot, F. Claude), più fallosa al poligono con 3 errori distribuiti nelle due serie a terra e un ritardo di 34″5 dalla Finlandia.
Quarto posto e “medaglia di legno” per l’Italia che al maschile ha optato invece per un quartetto tutto composto da biathleti (Bionaz, Braunhofer, Zeni, Hofer): due errori anche per gli italiani, distribuiti nella seconda e terza serie, che hanno tagliato il traguardo con un ritardo dalla testa di 47″8.