Coppa per Nazioni maschile e femminile, Coppa delle staffette maschile e femminile, Coppa delle Pursuit e Coppa delle Individuali al femminile, 13 medaglie ai Mondiali, vittorie a profusione e piazzamenti a non finire. La stagione 2024/25 della Francia del biathlon è qualcosa di indiscutibilmente notevole e, se si guardano i risultati complessivi del movimento, si nota come da un po’ di tempo l’armata francese sia diventata a tutti gli effetti la squadra da battere. Una situazione che si riflette specularmente sulla passione della gente e – di conseguenza – sugli ascolti televisivi. E sono i numeri a dirlo.
Secondo quanto riportato da L’Equipe, che detiene i diritti tv della Coppa del Mondo e Mondiali di biathlon, gli ascolti per la stagione 2024/25 hanno raggiunto picchi significativi. Le competizioni trasmesse in chiaro dall’emittente francese hanno infatti mantenuto la media di 1 milione di telespettatori per competizione, superando la barriera del milione in ben 41 casi quest’anno (l’anno scorso erano stati 26). Nel complesso, il totale dell’audience che ha seguito la Coppa del Mondo e i Mondiali nella stagione 2024/25 ha registrato un aumento del 23% rispetto all’annata precedente.
Numeri che dimostrano quanto il livello del biathlon francese stia portando sempre più appassionati, in Francia in particolare, a seguire con attenzione questa disciplina, sull’onda dei grandi risultati raccolti. Riassumendo questi dati in un’espressione licenziosa si potrebbe quasi parlare di “Effetto Jeanmonnot”. E’ stata infatti proprio Lou Jeanmonnot a tenere i telespettatori francesi incollati agli schermi fino all’ultima gara, dove si è contesa la vittoria della Coppa del Mondo con Franziska Preuss. E infatti – aggiunge L’Equipe – proprio in occasione della mass start femminile di Oslo si è registrato un dato non trascurabile, con 1,55 milioni di telespettatori a seguire la concitata gara. Per fare un paragone, la mass start maschile – attesissima in quanto gara d’addio di Johannes e Tarjei Bø, si è fermata a 1,45 milioni. La speranza, senza dubbio, è di poter arrivare presto a parlare anche di “Effetto Giacomel” (o chi per lui) con riferimento al biathlon in Italia.