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Sci di fondo

Sci di fondo – Ebba Andersson ripensa alla squalifica nella 20 km di Oslo e tira in ballo il contatto Pellegrino-Grond a Lahti

Foto credits Fondo Italia

La stagione 2024/25 si è chiusa abbastanza bene per Ebba Andersson, che nella 50 km conclusiva di Lahti si è piazzata al terzo posto, dietro alle norvegesi Therese Johaug e Astrid Oyre Slind. In generale si conclude per Andersson una stagione trionfale, culminata con le tre medaglie d’oro conquistate ai Mondiali di Trondheim (2 individuali e una nella staffetta).

Ma nonostante la sua grande stagione, c’è un incidente che Ebba Andersson non riesce a dimenticare e che ancora le provoca una grande fastidio. Si tratta di ciò che è accaduto una settimana fa a Holmenkollen. Ebba Andersson si è classificata – come pensava – terza nella 20 km in classico. Ma pochi minuti dopo, la 27enne ha ricevuto la notizia della squalifica: “Sì, sono ancora arrabbiata”, dice Andersson

Ma a far arrabbiare nuovamente la stella del fondo svedese è un episodio che curiosamente riguarda il nostro Federico Pellegrino. Durante la finale della sprint a skating di Lahti, nella lotta per il terzo posto, il fondista azzurro ha avuto un contatto con lo svizzero Valerio Grond, che è caduto veramente a pochi metri dall’arrivo. Nonostante le proteste della squadra svizzera, la giuria ha scelto di non penalizzare Pellegrino che ha mantenuto il suo terzo posto.

Ecco le parole di Andersson, riportate da Expressen: “Non mi arrabbio di meno quando vedo come si sono comportati qui venerdì. Mi riferisco al fatto che una situazione del genere sia stata fatta passare senza che nessuno fosse sanzionato, mentre con me sono stati molto duri“.

La neocampionessa mondiale dello skiathlon e della 10 km in classico prosegue così: “Il giorno dopo abbiamo iniziato a discutere di ciò che è successo in quello sprint sul pullman che portava allo stadio e ho chiesto agli altri come fosse finita, se fosse stato squalificato. Mi è stato detto che non era successo nulla. Allora tutto si è riacceso, ho iniziato a bruciare dentro. Mi sono sentita trattata ingiustamente“.

Expressen incalza la fondista svedese con un’ultima pungente domanda. Le chiede se ritiene che questa squalifica (ritenuta eccessiva) possa avere a che fare con il nome che porta e con il fatto di gareggiare per una grande nazionale. Andersson prova a non esporsi troppo, ma è abbastanza evidente come la pensi: “Non lo so davvero. Idealmente, mi sarebbe piaciuto rispondere di no. Ma ci sono casi che suggeriscono il contrario. Quindi non posso dire se ci siano altre cose dietro“.


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