OSLO HOLMENKOLLEN – Nell’ultima tappa di Coppa del Mondo di biathlon abbiamo visto una delle migliori versioni in carriera di Samuela Comola. Dopo aver ottenuto un ottimo nono posto nell’inseguimento di ieri, quest’oggi la biatleta valdostana si è ripetuta ad alto livello nella mass start di Oslo.
È arrivato un diciottesimo posto finale, ma Comola per metà gara si è fatta vedere nelle parti altissime di classifica, prima di pagare un po’ dazio nelle serie finali in piedi. Ai microfoni dell’inviato Giorgio Capodaglio, l’atleta del centro sportivo Esercito ha parlato della sua gara e del suo ottimo stato di forma:
“Stavo bene anche oggi, stavo bene con i treni che trovavo in pista. Ho fatto metà gara super, poi mi è mancato qualcosa all’ultimo poligono, forse un po’ di lucidità. Peccato per i due errori, uno non si è chiuso di poco”.
Un finale di stagione che serviva tanto alla ventiseienne valdostana, per concludere con il morale alto e la motivazione giusta in vista della preparazione che precederà l’anno olimpico: “È importante chiudere bene e con il sorriso in modo da avere la giusta motivazione per la preparazione del prossimo anno”. Sarà altresì importante non farsi rallentare nuovamente dai malanni vari, una variabile con la quale bisogna fare i conti: “Quelle sono cose che possono capitare e bisogna metterle in conto. Quest’anno è andata un po’ così, di sfortuna. Speriamo che non capiti il prossimo anno”.
Un finale drammatico quello tra Preuss e Jeanmonnot, di cui Comola chiaramente non si è resa conto subito, essendo impegnata in pista. La biatleta azzurra dedica delle belle parole di stima ad entrambe le duellanti: “D’altronde è veramente difficile giocarsi tutto in un’ultima gara. È andata così, ma sono state molto brave entrambe a essere sempre al top in tutta la stagione. Complimenti a loro, se lo meritavano entrambe”.
Adesso un po’ di meritato riposo, dopo una stagione ricca di importanti eventi. Prima però un ultimo importante impegno: “Quest’anno c’è ancora una settimana dove andiamo a fare i CISM, poi basta. Un po’ di pausa ci vuole“.