Preuss ce l’ha fatta. Alla conclusione di un’infinita battaglia, un testa a testa da annali del biathlon, è Franziska Preuss a spuntarla su Lou Jeanmonnot nel finale di una mass start da cineteca in quel di Oslo. La tedesca vince e si assicura la sua prima vittoria della Coppa del Mondo generale, scavalcando l’avversaria francese rallentata da una caduta in curva a poche centinaia di metri dal traguardo, proprio mentre le due erano appaiate e in lotta per la vittoria.
Un finale thriller, che in pochi minuti si è tuttavia trasformato in un’emozionante abbraccio tra le due avversarie, con Preuss corsa subito ad abbracciare Jeanmonnot provando a rincuorarla, ancora prima di pensare alla vittoria della Coppa del Mondo appena conquistata. Dalla sua parte, la francese non può che ricambiare sorridendo l’affetto e il sipario cala sulla stagione con una bellissima immagine di sport.
Intervistata dall’IBU, Preuss appare visibilmente commossa e trattiene a stento le lacrime. La gioia è grande, ma è grande anche il rammarico per un finale che – vista la caduta di Jeanmonnot – forse avrebbe voluto scrivere in maniera diversa. E infatti i sentimenti della tedesca sono contrastanti: “Adesso sono molto emozionata, sono veramente stremata mentalmente. E’ una sensazione strana quella che provo in questo momento, sicuramente questo non è il finale che volevamo. E’ stata una gara davvero eccitante, eravamo insieme nell’ultimo giro ed è stato folle. E’ difficile da spiegare”.
Lo sguardo si sposta poi sull’effettivo valore dell’immenso traguardo raggiunto con merito e determinazione, portando il pettorale quasi per tutta la stagione e cedendolo solo alla penultima gara, per poi riprenderselo con un colpo di coda finale. E così Preuss – che a differenza di quanto successo spesse volte in passato è riuscita quest’anno a evitare letali malanni – può godersi la gioia della sua prima Coppa del Mondo: “Vale molto per me, ho lavorato così tanto per questo. Sono sempre separata dalla mia famiglia, in particolare durante l’inverno ed è molto dura. Penso di aver bisogno di qualche minuto in più per realizzarlo”.
Dopo aver metabolizzato il finale di gara, con tutte le emozioni contrastanti annesse, Preuss si reca ai microfoni dei media in zona mista e concede ancora qualche emozionata dichiarazione: “È ancora surreale, è stata una giornata emozionante soprattutto con quella situazione al traguardo. Adesso però è finita. Per prima cosa guarderemo la gara i ragazzi: sarà un grande show e non vedo l’ora di tifare per Johannes e Tarjei Boe, due fantastici atleti“.
“Credo che forse il maggior successo sia stato rimanere in salita per tutta la stagione. Apprezzo molto questo e ne sono davvero grata. È stata una stagione incredibile” risponde alla domanda dell’inviato Giorgio Capodaglio, il quale ha messo l’accento su quanto questa vittoria sia una sorta di riscatto dopo i diversi episodi sfortunati in carriera.
Preuss ritorna a parlare dell’ipotetico contatto con Jeanmonnot e della caduta della francese nel giro finale. Come spiegatole da Jeanmonnot, la tedesca non ha alcuna colpa in quell’episodio: “Certamente riguarderò la caduta più tardi, adesso mi fido della giuria e della loro giusta decisione. Lou al traguardo mi ha subito detto che non l’ho toccata e che è stata colpa sua; ha messo un bastone tra i suoi sci“.