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Biathlon – Coppa del Mondo: Dorothea Wierer premiata con la Medaglia “Holmenkollen”, la più alta onorificenza dello sci norvegese

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

Quando lo sport invernale arriva a Holmenkollen è sempre una grande festa, con il pubblico a gremire le tribune sul rettilineo finale o assiepato ai bordi del tracciato. A sostenere gli atleti, nella tribuna d’onore sul traguardo, immancabili le autorità, con i membri della famiglia reale norvegese che si alternano a sostenere gli atleti di casa ma soprattutto a celebrare la grande cultura sportiva che da sempre caratterizza la Nazione scandinava.

Ecco perché nel protocollo delle giornate di sport nella capitale norvegese, un momento forte è sicuramente quello post gara, quando gli atleti vengono accolti nel “royal box” per essere applauditi di persona e talvolta anche premiati con un riconoscimento. E questo è quanto accaduto anche nella giornata di ieri, quando Sturla Holm Laegreid e Johannes Thingnes Boe sono stati ricevuti alla presenza della principessa Astrid di Norvegia, sorella del sovrano Harald V, che ha ringraziato Bø per i suoi tanti anni di impegno come biatleta e scherzato di fronte al fresco vincitore della Coppa del Mondo sul chi potrà raccogliere la pesante eredità.

I due norvegesi non sono stati gli unici però ad essere accolti nel prestigioso palco reale: anche Quentin Fillon Maillet, che ha completato il podio nella Pursuit maschile, e Dorothea Wierer hanno avuto questo onore e il motivo, per i due veterani della disciplina è assolutamente speciale. L’azzurra e il francese, infatti, sono stati insigniti nell’occasione della Holmenkollmedaljen, la “Medaglia Holmenkollen”, la più alta onorificenza dello sci norvegese, assegnato dalla Foreningen til Skiidrettens Fremme (l’Associazione per la promozione dello sci, trad.), la Federazione norvegese dello sci, agli sportivi, norvegesi o di altra nazionalità, che si sono particolarmente distinti nelle competizioni internazionali.

Photo Credits: Det kongelige hoff


Assegnata per la prima volta nel 1895, la medaglia viene assegnata agli atleti che hanno ottenuto risultati eccezionali nelle discipline nordiche e nel biathlon a livello nazionale e internazionale nel corso del tempo e oltre ai risultati sportivi, vengono prese in considerazione anche lo spirito sportivo e le qualità personali.

Per l’anno 2025, la biathleta delle Fiamme Gialle, è in compagna oltre che del transalpino, anche del fondista finlandese Iivo Niskanen, dell’ormai ex saltatore sloveno Peter Prevc e del combinatista nipponico Akito Watabe. L’altoatesina è la terza italiana a ricevere questa onorificenza, e nell’albo d’oro troverà la compagnia di altre due azzurre che hanno fatto la storia delle discipline nordiche: Manuela Di Centa, premiata nel 1996 e Stefania Belmondo, omaggiata nel 1997.

Un’altra testimonianza, quindi, di come la biathleta di Anterselva abbia fatto la storia del biathlon non per l’Italia, ma anche a livello internazionale, diventandone uno dei volti di punta, indipendentemente dai risultati, grazie alla sue belle qualità personali e alle sue spiccate qualità comunicative.

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