Lacrime, urla liberatorie e quell’abbraccio con Johannes Bø. La giornata della pursuit di Oslo è certamente qualcosa che Sturla Holm Lægreid non dimenticherà mai. E non solo per essere riuscito a battere in rimonta Bø davanti al pubblico festante di Holmenkollen, ma soprattutto perché con questa vittoria si assicura la sua prima Coppa del Mondo.
Di seguito le prime dichiarazioni a caldo del nuovo vincitore della Coppa del Mondo, rilasciate con grande commozione e orgoglio ai microfoni dell’IBU appena terminato l’inseguimento di Oslo:
“E’ stata una battaglia che ricorderò per il resto della mia vita. Johannes è nella sua miglior condizione ed è impossibile da battere. Ma oggi ce l’ho fatta, ho fatto una cosa incredibile e mi sono assicurato la Coppa del Mondo. Quindi ho davvero scritto la storia dopo Johannes, quindi è fantastico. Grazie”.
Si è focalizzato in particolare sulle emozioni vissute all’ultimo poligono e durante l’ultimo giro, quando ormai la storia era già stata scritta: “Sicuramente sapevo che battendo Johannes avrei vinto la classifica generale. Sapevo che saremmo arrivati all’ultimo poligono insieme ed ho pensato ‘adesso o mai più’. Mentre facevo l’ultimo giro da solo non potevo crederci. E’ un sogno che diventa realtà, tutta la mia famiglia e i miei amici sono qui a tifare per me. E’ sempre stato il mio grande obiettivo da quando ho iniziato col biathlon, quindi vale molto”.
Più tardi, nelle interviste rilasciate ai vari media in mixed-zone, Sturla Holm Lægreid per l’occasione ha anche indossato una corona, portata qui a Oslo dalla sua famiglia nel caso fosse arrivata la vittoria nella Generale: “Sì, l’ho presa in mixed zone da TV2. È della mia famiglia, i miei genitori l’hanno portata qui in caso avessi vinto e in effetti ho vinto. Avevano molta fiducia in me. Ho quindi dovuto indossare questa corona; in effetti oggi mi sento il re del biathlon“.
Sebbene avesse potuto avere tutti i motivi per essere deluso dopo la sconfitta odierna, Johannes Boe è stato il primo a congratularsi con lui per la conquista della Generale: “Johannes è un grande uomo di sport, ai miei occhi il più grande di tutti i tempi. Il modo in cui ha affrontato il biathlon, uno sport così bello ma complesso, è davvero incredibile. Significa il mondo per me riceve i suoi complimenti per la conquista della Coppa“.
L’assenza di Johannes Boe nei prossimi anni si farà sicuramente sentire, tuttavia Lægreid crede che al più presto nasceranno nuove sfide e duelli altrettanto avvincenti: “Senza di lui il biathlon sarà differente, ma allo stesso tempo anche emozionante perché abbiamo fatto le gare senza di lui in Pokjluka e si sono visti atleti francesi, italiani che hanno dato grande battaglia. Credo che vedremo delle belle sfide anche nei prossimi anni“.
Ha vinto l’ultimo poligono contro Boe nonostante in quel momento la pressione fosse altissima. Anzi, Lægreid ritiene che quel duello sia riuscito a far uscire il meglio di sé. Queste le sue parole a Fondo Italia: “È incredibile arrivare a giocarsi la Coppa in questa maniera. Sento di essere riuscito a dare il mio meglio sotto un’estrema pressione. Johannes ha tirato fuori il meglio di me. È stato bellissimo avere questa battaglia: sono orgoglioso di come ho tirato fuori il mio meglio e spero di essere spinto in questa maniera anche da altri atleti nei prossimi anni“. Gli viene chiesto di scegliere tre di questi possibili avversari del futuro e il norvegese non ha alcuna esitazione e dice nell’ordine: “Eric Perrot, Tommaso Giacomel e Isak Frey“.
