OSLO HOLMENKOLLEN – Il nono posto nell’inseguimento femminile di Oslo rappresenta di gran lunga il miglior risultato in carriera di Samuela Comola in Coppa del Mondo. Al di là del piazzamento ha impressionato la condotta di gara della portacolori dell’Esercito, in particolare un passo sugli sci probabilmente mai mostrato in gara e abbinato alla proverbiale precisione al poligono (oggi 100% di efficienza). La stessa Comola, presentatasi ai microfoni dell’inviato Giorgio Capodaglio, condivide questa lettura della sua gara; una gara affrontata subito a tutta sapendo di poter recuperare tante posizioni:
“Sì penso di sì. Oggi ero veramente libera di testa e anche un po’ arrabbiata da ieri. Vedendo i tempi ho visto che eravamo molto vicine e che sparando bene si potessero recuperare veramente tante posizioni, ma non pensavo così tante. Non capivo bene in che posizione mi trovassi, ma mi dicevano che ero con la sesta e io mi chiedevo come fosse possibile. Ho cercato di tenere duro fino alla fine ma mi è mancato un po’ lo sprint finale; ero insieme alla sesta poi sono arrivata nona“.
In effetti fino a qualche centinaio di metri dal traguardo la biatleta valdostana era pienamente in cosa pressione per una clamorosa top sei, considerando che partiva con il pettorale 41. Tuttavia, sulla salita conclusiva ha perso leggermente il passo delle atlete che la precedevano: “Fino all’ultima salita eravamo tutte insieme poi Fialkova è riuscita ad avvantaggiarsi di qualche metro e davanti a me c’erano Vobornikova e Minkkinen, che mi sembrava abbastanza stanca. Però ero stanca anche io e mi è mancato lo sprint finale per riuscire a sopravanzarla“.
Comola ha parlato poi dell’importanza di aver chiuso bene la stagione, andando in crescendo dopo un gennaio che l’ha vista combattere con alcuni malanni stagionali. Niente di troppo grave, ma sicuramente un ulteriore fastidio con cui dover convivere: “Di solito il finale di stagione mi sorride abbastanza. Quest’anno è stato un po’ tutto ritardato anche a causa della forma fisica perché sono stata malata. Avevo veramente buone sensazioni e sono contenta così, di finire con il sorriso“.
A dirla tutta la valdostana non ha chiuso oggi la sua stagione, ma tornerà in pista anche domani per la mass start finale. Comola infatti, con il nono posto della pursuit, si è guadagnata l’ultimo posto utile per disputare la prova dedicata alle migliori trenta atlete. Al momento dell’intervista la situazione non era ancora ufficiale: “Ah, sono dentro? Speriamo, incrocio le dita“.