Questo fine settimana, con la conclusione della stagione di Coppa del Mondo a Oslo, è tempo di bilanci per gli atleti, ma anche di raccogliere i frutti di quanto fatto quest’inverno, con gli ultimi punti messi in palio per poter provare a raggiungere i propri obiettivi. Tra coloro che si giocano tanto sulle piste di Holmenkollen c’è sicuramente Emilien Jacquelin, che si avvicina con fiducia alle finali, dopo una tappa a Pokljuka durante la quale si è ripreso dal malanno che lo aveva messo a dura prova a Nove Mesto, nonostante la vittoria della sprint.
“Il motivo di orgoglio più grande è che, nonostante non mi sentissi al meglio fisicamente e le difficili condizioni della neve, sono riuscito a concentrarmi al tiro e a disputare delle buone. Questo non ti fa vincere le gare, ma ti fa entrare tra i primi 10” ha dichiarato il transalpino a Nordic Magazine nella zona mista slovena “È uno dei miei migliori weekend in queste condizioni, quindi posso ritenermi soddisfatto”.
In condizioni primaverili ma meno estreme, nella capitale norvegese il 29enne del Delfinato è chiamato a lottare per un posto sul podio della classifica generale finale: al momento, il transalpino è quarto in classifica, a 42 punti dal compagno di squadra Eric Perrot. Anche se non è esattamente padrone del proprio destino, Jacquelin non molla la speranza: “Tengo duro e tutto è possibile”, dice.
Se questo traguardo non fosse possibile, Jacquelin ha un altro asso nella manica su cui puntare per poter tornare a casa lunedì con soddisfazione: “La coppa di specialità nella sprint è a portata di mano in un format in cui sono riuscito a esprimermi bene in questa stagione”. Con due vittorie e un terzo posto, il francese è secondo nella classifica sprint a 17 lunghezze da Johannes Thingnes Boe; per alzare al cielo la “coppetta”, Jacquelin ha bisogno di un buon risultato (vale a dire salire sul podio) e sperare che il campione del mondo in carica nel format si classifichi almeno ad un paio di posizioni alle sue spalle.
