Nel corso della 144ª Sessione del CIO in scena in questi giorni a Costa Navarino, a poche ore da Atene, si attendevano novità circa l’elezione del successore di Thomas Bach alla guida del Comitato Olimpico Internazionale. Novità che dopo una serrata votazione ha portato all’elezione di Kirsty Coventry, ex nuotatrice e medaglia d’oro nei 200 metri dorso alle Olimpiadi di Atene 2004 e Pechino 2008.
Coventry è originaria dello Zimbabwe, dove ricopre il ruolo di Ministra dello Sport. L’elezione dell’africana a presidente del CIO è quanto mai storica: si tratta infatti della prima presidente (o meglio presidentessa) donna della storia del CIO, oltre a essere la prima africana! La votazione che ha portato alla scelta del nome di Coventry come 10° presidente dell’organo internazionale è stata ben indirizzata fin da subito e – a differenza di quanto ci si aspettava – è bastata una sola sessione di voto, con la zimbabwese capace di raggiungere il 50%+1 delle preferenze già al primo scrutinio. Nello specifico, Coventry ha ricevuto 49 voti, contro i 28 dello spagnolo Juan Antonio Samaranch Junior, gli 8 del britannico Sebastian Coe, i 4 del francese David Lappartient e del giapponese Morinari Watanabe e i 2 del giordano Feisal Al Hussein e dello presidente della FIS anglo-svedese Johan Eliasch.
Contestualmente, a Costa Navarino è stata decretata anche l’elezione di Thomas Bach a presidente onorario del CIO a vita, ruolo che ricoprirà dopo il 23 giugno, data della fine del suo mandato attuale e data oltre la quale sarà quindi Kirsty Coventry a guidare il CIO. Inoltre, il mandato di Coventry avrà formale durata di 8 anni, fino al 2033, e le permetterà dunque di attraversare non solo le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, ma anche quelle di Los Angeles 2028, Alpi Francesi 2030 e Brisbane 2032.
Intervenuta attraverso i canali ufficiali del CIO, Kirsty Coventry ha commentato: “Sono incredibilmente onorata ed emozionata di essere stata eletta Presidente del Comitato Olimpico Internazionale! Voglio ringraziare sinceramente i miei colleghi per la loro fiducia e il loro sostegno. La giovane ragazza che ha iniziato a nuotare in Zimbabwe tanti anni fa non avrebbe mai potuto sognare questo momento”. Riguardo al significato pionieristico della sua elezione, la neo numero uno del CIO ha poi aggiunto: “Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del CIO, e anche la prima africana. Spero che questo voto sia di ispirazione per molte persone. Oggi i ‘soffitti di vetro’ [quelli delle discriminazioni] sono stati infranti e sono pienamente consapevole delle mie responsabilità come modello di comportamento. Lo sport ha un potere ineguagliabile di unire, ispirare e creare opportunità per tutti, e io mi impegno a fare in modo di sfruttare questo potere al massimo. Insieme a tutta la famiglia olimpica, compresi i nostri atleti, i tifosi e gli sponsor, costruiremo sulle nostre solide fondamenta, abbracceremo l’innovazione e sosterremo i valori di amicizia, eccellenza e rispetto. Il futuro del Movimento Olimpico è luminoso e non vedo l’ora di iniziare!”.
Sono tante le sfide che attendono la neo eletta nell’immediato e nel futuro. Dai temi legati alla parità di genere, passando per il bilanciamento dell’equilibrio tra politica e sport per Los Angeles 2028, fino ad arrivare al chiarimento della posizione degli atleti russi e la scelta di una sede per le Olimpiadi del 2036.
