Nono posto nel tempio dello sci di fondo a Holmenkollen. Se avesse potuto scegliere un luogo per il suo primo risultato di alto rilievo in Coppa del Mondo, Maria Gismondi non avrebbe potuto fare meglio.
La romana delle Fiamme Oro, ancora ventenne, ha chiuso in top ten la 10 km a skating in Norvegia, alle spalle di atlete di altissimo livello, come Moa Ilar, Heidi Weng, Victoria Carl, Ebba Andersson, Therese Johaug, Jessie Diggins, Krista Parmakoski e Kerttu Niskanen.
«Tenevo molto a questa 10 km a skating – sono le prime parole della giovane romana – perché è una delle gare che preferisco, anzi è il format che più mi piace a livello individuale. Venivo dalla 50 km della scorsa settimana, con il Mondiale di Trondheim che si era chiuso bene, vista anche la bella prestazione in staffetta».
Gismondi è sembrata quasi non patire la 50 km della scorsa settimana. «Ovviamente sentivo ancora un po’ di stanchezza, per tutta la settimana ho cercato di recuperare al meglio, ho fatto giusto qualcosa di più intenso solo ieri. Le sensazioni non erano ancora buone, ma ero comunque fiduciosa. È così arrivato questo risultato, nona dietro a dei mostri sacri dello sci di fondo, nel tempio di Holmenkollen. Sono contenta perché ho dimostrato il mio valore, dopo che la mia ultima 10 km a skating, quella dei Mondiali U23 di Schilpario era stata deludente».
La romana è sembrata volare nella seconda parte di gara e curiosamente ha quasi ammesso di avere il dubbio di non essersi gestita bene. «Sono stata molto competitiva nella seconda parte della gara, ma forse ho un po’ sbagliato nella prima. Non mi sentivo abbastanza veloce e temevo che in realtà stessi facendo una brutta gara. Poi quando al transito mi hanno detto che ero a 20” da Johaug, ho capito che dovevo darmi una svegliata e crederci, perché così piano non stavo andando. Nel finale ho accelerato, mi sono trovata con Ilar negli ultimi 800 metri e sono rimasta un po’ dietro a lei, per poi andare a fare lo sprint finale. Nell’ultimo chilometro sono andata molto forte perché ne avevo. Credo che alla fine la gestione abbia pagato, anche se un po’ mi resta il dubbio di essere andata troppo piano all’inizio».
Gismondi è rimasta anche in testa a lungo, sedendo per un po’ sulla sedia che spetta alla leader della classifica, per poi alzarsi e lasciarla a Johaug. «È stato bellissimo. Quando sono arrivata al traguardo erano tutti contenti perché ero momentaneamente prima. Alla fine sono rimasta sulla sedia della leader a lungo, perché diverse atlete che mi erano davanti ai 5 km mi sono poi finite dietro. Poi è arrivata Johaug e mi sono alzata per lasciare la sedia proprio a lei. È stato bellissimo».
La ventenne delle Fiamme Oro ha concluso: «Sono contenta perché ho dimostrato il mio valore, anche se in futuro punto a poter fare anche meglio. Spero sia solo una tappa della mia carriera».