La Francia si prende il 2° posto nella staffetta mista di Coppa del Mondo, andata in scena oggi sulle nevi slovene di Pokljuka. Al termine di una gara combattuta fino alla fine, il quartetto composto da Jeanne Richard, Océane Michelon, Eric Perrot e Quentin Fillon-Maillet deve arrendersi alla superiorità della Svezia, brava a confermarsi ancora una volta su altissimi livelli in questo format. Per la Francia – nonostante la gioia per il piazzamento sul podio – non manca un po’ di amarezza per la mancata conquista della vetta della classifica delle staffette miste, andata proprio alla Svezia per soli 9 punti. Pochi minuti dopo la conclusione della gara, a dire la loro sulla propria prova e sul secondo posto nella classifica di specialità sono Perrot e Fillon-Maillet, intervistati da Nordic Magazine.
Il primo a prendere la parola è Perrot, il quale parla della bella rimonta su Svezia e Norvegia, architettata in terza frazione grazie a due poligoni impeccabili: “Mi piacciono i diversi scenari offerti dalle staffette. A volte si parte con 30 secondi di vantaggio, altre volte, come in questo caso, con 30 secondi di ritardo. Questa volta è stato un po’ un inseguimento, dietro a due squadre di testa, e questo mi ha messo un po’ di pressione perché sapevo che se sbagliavo qualcosa, era tutto finito. Sto prendendo a cuore questo ruolo e quando funziona è davvero bello”. Tuttavia, il francese si dice deluso dalla mancata conquista della classifica dedicata alle staffette miste: “Ovviamente è frustrante perché, onestamente, avevamo la squadra migliore per puntare alla coppa, ma abbiamo sbagliato alcune volte con un colpo qui e un colpo là. Però abbiamo vinto la staffetta mista ai Mondiali, quindi bisogna guardare gli aspetti positivi”.
Spazio poi anche a Fillon-Maillet, il quale cerca i lati positivi di una gara in cui ha mostrato qualche incertezza al tiro da terra: “C’è più soddisfazione che delusione, anche se sono deluso per aver sbagliato tre colpi a terra. In questo modo abbiamo perso l’opportunità di puntare alla coppa e alla vittoria di giornata allo stesso tempo. Ho una piccola sensazione di incompiutezza per questa gara, ma questo fa parte del biathlon. Nonostante tutto, mi sono divertito e ho lottato fino alla fine”. Il francese spiega poi la strategia adottata nel finale, quando – con la Svezia ormai involata verso la vittoria – è riuscito a staccare sugli sci il norvegese Isak Frey: “Quando sono arrivato al tiro in piedi, ho visto che la Svezia già ripartita, ma ho visto che la Norvegia aveva già due errori. Era una vera e propria opportunità e, nonostante tutto, Isak ha sparato molto velocemente e siamo usciti insieme. Non conoscendo l’atleta, è stato difficile pianificare una strategia. Sono rimasto davanti e ho attaccato in salita, il mio piano ha funzionato”.