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Sci di fondo

Sci di Fondo – Il dispiacere di Poromaa e Westgård nel non trovare la storica 50 km a Holmenkollen

Abbiamo ancora negli occhi l’incredibile atmosfera che ha accompagnato i fondisti impegnati nella 50 km a skating dei Mondiali di Trondheim. Gli stessi atleti hanno a più riprese dichiarato quanto fosse stato emozionante prendere parte a una gara così tosta e storica in un contesto di festa e di tifo incredibile. 

Una situazione che invece non si presenterà in questo fine settimana, quando andranno in scena le gare nell’ancor più leggendaria località di Oslo Holmenkollen. Infatti, come si sapeva già dalla primavera dello scorso anno, la scelta è stata quella di non disputare la 50 km nella tappa subito successiva a quella Mondiale mentre sarebbe confermata per il prossimo finale di stagione. 

L’esclusione della 50 km di Oslo dal programma di quest’anno è causata proprio dalla vicinanza che ci sarebbe stata tra la 50 km dei Mondiali di Trondheim e quella della capitale norvegese. Per questi motivi la FIS ha convenuto di spostare data e località della 50 km di fine stagione, che dunque si terrà il 23 marzo a Lahti.

A pochi giorni dall’inizio delle competizioni della Coppa del Mondo di Oslo, alcuni fondisti hanno espresso un po’ di insoddisfazione nel non cimentarsi nella gara regina. Sappiamo bene che William Poromaa non è certo uno che teme di rilasciare dichiarazioni sconvenienti. L’atleta svedese, argento nella 50 km Mondiale di Trondheim, ha detto la sua su questa assenza pesante: “È scandaloso. Voglio dire… onestamente, non capisco il perché. La cinquanta chilometri di Holmenkollen è l’evento più grande che abbiamo. Di solito ci sono tantissime persone e una grande festa. Non capisco”. 

Dello stesso avviso, ma senza la vena polemica di Poromaa, è anche l’irlandese Thomas Maloney Westgård che semmai addossa qualche colpa agli atleti stessi, che spesso hanno disertato l’appuntamento di Oslo perché vicino alla 50 km mondiale. In effetti, dando uno sguardo all’edizione del 2023, svoltasi dopo il Mondiale di Planica, si nota come gli atleti al via fossero soltanto 39; di questi, in 36 hanno effettivamente concluso la prova. 

Le parole dell’irlandese Westgård, riportate dall’emittente norvegese VG: “È un peccato. Credo che noi atleti abbiamo la responsabilità di far sentire la nostra voce. Non siamo stati abbastanza al via. Sono favorevole a correre due gare di cinquanta chilometri. Dobbiamo essere in grado di sopportarle dato che ci alleniamo così tanto”. 

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