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Sci di fondo

Sci di fondo – Remi Lindholm, l’uomo delle 50 che ha sorpreso tutti a Trondheim

Volere è potere. Lo sa bene Remi Lindholm, fondista finlandese classe ’98 che solo pochi giorni fa ha attirato su di sé grandi attenzioni in occasione della 50 km dei Mondiali di Trondheim, chiusa con un ottimo (e sorprendente) 7° posto. Sorprendente perché fino a quel punto il finlandese non si era mai spinto così avanti, in nessuna uscita tra Mondiali, Olimpiadi e Coppa del Mondo. E invece eccolo lì, alle spalle dei 5 imprendibili e di un veterano come Andrew Musgrave: una fuga tentata, una gara regolare e una top ten al di sopra delle aspettative. Il risultato di Lindholm è molto di più di un semplice exploit isolato.

Basta risalire a qualche mese fa, per imbattersi in un’intervista nel corso della quale il finlandese aveva dichiarato di puntare con estrema decisione sulla 50 km iridata. “La 50 chilometri a skating è la distanza migliore per me sugli sci. Ci penso ogni giorno e cerco di determinare cosa fare di conseguenza“, ammetteva Lindholm a ottobre 2024. E in effetti il feeling del finlandese con la gare su lunga distanza appare ben evidente scorrendo lo storico dei suoi risultati, dove si individua il titolo di Campione di Finlandia nella 50 km in tecnica classica vinta ad aprile 2024, mentre l’anno precedente aveva strappato l’argento nella 50 km a tecnica libera, alle spalle del solo Iivo Niskanen. Appare dunque più che giustificato l’obiettivo di far bene ai Mondiali, che lo scorso sabato Lindholm è riuscito a centrare, mettendo a segno il miglior risultato della sua carriera a livello internazionale. Il miglior piazzamento, infatti, prima della 50 km iridata corrispondeva al 10° posto nella 20 km di Falun di qualche giorno prima, risultato con cui aveva eguagliato il 10° posto della 10 km di Östersund 2023.

Ma non solo. Lindholm durante la spettacolare gara di Trondheim ha potuto anche assaporare l’emozione di rimanere, per qualche centinaia di metri, al comando in solitaria, grazie a un tentativo di fuga accennato intorno al 20° chilometro. Un blitz ben presto annullato dal rientro del gruppo guidato da Amundsen, di cui Lindholm ha parlato ai microfoni di Iltalehti nell’immediato post gara: “Probabilmente è stata una mossa inutile, ma non ha richiesto alcuna energia. Ero in testa in salita, poi quando mi sono guardato indietro, ero da solo. A quel punto non volevo mollare, ma i norvegesi hanno accelerato”.

In battaglia con Musgrave negli ultimi frangenti di gara, Lindholm si è poi dovuto arrendere al 7° posto nel finale, festeggiando il traguardo raggiunto insieme al suo allenatore Santeri Erola: “È stato un bel momento abbracciare Santtu dopo la gara – spiega emozionato il finlandese –. Abbiamo lavorato per anni per arrivare a questo momento. Un ragazzo come me, che non è proprio un campione, è arrivato settimo ai Mondiali. Per me è una cosa veramente grande“.

E ora? Il prossimo obiettivo di Lindholm si chiama Lahti, dove il prossimo 23 marzo è in programma la 50 km in tecnica classica che chiuderà il calendario di Coppa del Mondo. Dopo la tappa di Oslo, dove Lindholm è regolarmente convocato, il suo sguardo si sposterà sull’ultimo importante obiettivo stagionale, a cui seguirà con buona probabilità la 50 km a skating dei Campionati Finlandesi a Taivalvaara a inizio aprile.

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