Non ha impressionato oggi in gara Johannes Thingnes Boe, che ha ceduto il passo e il pettorale giallo a Sturla Holm Laegreid, che ora è in vantaggio per Sfera di Cristallo di 39 lunghezze. Non esattamente un fulmine sugli sci, macchinoso al tiro, era evidente che ci fosse qualcosa che non andava per il norvegese, che lo scorso weekend aveva ripreso la leadership della Classifica Generale e sembrava avere tutte le intenzioni di tenersela stretta fino a fine stagione, chiudendo con un ultimo importante successo la sua carriera di fronte al proprio pubblico ad Holmenkollen.
Ma cosa è andato storto oggi? Il 31enne di Stryn ha spiegato la situazione ad NRK al termine della gara: “Sento che sto andando in giro con il raffreddore, la febbre e tutto il resto. Sono completamente esausto. Non mi sento affatto bene”. Già ieri del resto, aveva preferito saltare l’allenamento e l’abituale incontro con i media nazionali prima della gara, e quest’oggi si era presentato al campo gara con la mascherina, stringendo i denti per provare a dare il tutto e per tutto per la battaglia per la Generale, ammettendo persino che, se non fosse stato in lotta, forse avrebbe gettato la spugna: “Ogni punto che posso ottenere è importante. Non ho molte opzioni. Devo solo iniziare e vedere come mi sento lungo il percorso” aveva dichiarato nel pomeriggio, prima della partenza.
Una decisione che gli fa sicuramente onore come professionista e come atleta, che fino all’ultimo secondo stringe i denti e resta competitivo nonostante abbia davvero vinto tutto quello che un atleta potrebbe desiderare, e anche di più. Ma ancora di più colpisce umanamente quanto accaduto al termine della gara. Il norvegese, nonostante il freddo, la fatica e la malattia, era a bordo pista a festeggiare la vittoria di Laegreid, suo avversario in questa stagione, nella Classifica di Specialità Individuale. Fino all’ultimo, un faro di sportività e fair-play come pochi nella biathlon family!
