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Salto e combinata nordica – Scandalo tute. 5 indagati e sospesi, ci sono anche Lindvik e Forfang. Sequestrate le tute di tutti gli atleti norvegesi!

La FIS ha sospeso cinque tra dirigenti e atleti che sono sotto indagine per il loro coinvolgimento nella vicenda della manipolazione illegale dell’equipaggiamento, esplosa nel salto con gli sci al termine della gara dal trampolino grande del Mondiale di sci nordico a Trondheim.

Come annunciato dalla FIS in una nota stampa, all’allenatore Marius Brevik, l’assistente Thomas Lobben, all’elemento del service Adian Livelten, agli atleti Marius Lindvik e Johann Andre Forfang è stato notificato dalla FIS di essere ufficialmente sotto indagine da parte dall’Ufficio Etica e Conformità della FIS e di essere sospesi in via provvisoria dalla partecipazione agli eventi della FIS e tutti gli eventi organizzati anche dalla loro associazione sciistica nazionale, in attesa della procedura di indagine.

Inoltre, su richiesta degli investigatori esterni dell’Ufficio Indipendente di Etica e Conformità della FIS, martedì 11 marzo sono state sequestrate tutte le tute da salto indossate dagli atleti norvegesi ai Campionati del Mondo di Trondheim nelle competizioni maschili e femminili di salto con gli sci e combinata nordica. Le tute saranno sottoposte a una nuova ispezione.

In un caso separato, un membro della squadra norvegese di combinata nordica, Truls Johansen, è stato informato dalla FIS di essere formalmente sotto inchiesta da parte dell’ufficio indipendente di etica e conformità della FIS e di essere sospeso provvisoriamente, con effetto immediato, dalla partecipazione agli eventi FIS e agli eventi organizzati da un’associazione nazionale di sci, in attesa della procedura di indagine e aggiudicazione.

L’indagine è correlata all’evento a squadre di combinata nordica ai Campionati mondiali di sci nordico FIS di Trondheim 2025. Quel giorno, la giuria ha squalificato Joergen Graabak citando una violazione delle regole dell’attrezzatura relativa ai suoi attacchi da sci. L’ufficio indipendente di etica e conformità della FIS sta ora indagando sulle circostanze relative al modo in cui la squadra norvegese ha presentato l’attrezzatura per l’ispezione dopo aver protestato per la squalifica.

È arrivato anche il commento di Michel Vion, segretario generale della FIS. «La situazione è ovviamente estremamente preoccupante e deludente – è scritto – dal fine settimana, sia l’ufficio indipendente di etica e conformità della FIS che l’amministrazione della FIS hanno lavorato costantemente per procedere con un’indagine ampia e approfondita il più rapidamente possibile, garantendo al contempo equità e giusto processo».

Vion ha aggiunto: «Per sua natura, il salto con gli sci è una disciplina basata sulla precisione, in cui l’attrezzatura svolge un ruolo importante. Ecco perché, anno dopo anno, ci concentriamo molto sulla revisione delle normative e dei controlli dell’attrezzatura: per garantire che i concorrenti siano su un campo di gioco alla pari».

Il dirigente ha concluso: «L’unica cosa che conta per la FIS è lasciare questo processo convinti al 100% che lo sport sia libero da qualsiasi forma di manipolazione. Non lasceremo nulla di intentato per garantire che rispetto e correttezza prevalgano, in questo caso specifico e in tutto il nostro sistema. Ciò significa continuare a rivedere l’intero processo e, se la conclusione è che dovrebbero esserci cambiamenti drastici alle normative sull’attrezzatura, questo è ciò che faremo».

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