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Biathlon – Pokljuka, Braunhofer a Fondo Italia: “Ho affrontato la tappa di Nove Mesto con più serenità”

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

L’Italia si prepara a prendere il via nella tappa di Coppa del Mondo di Pokljuka, per la quale sono in programma domani – giovedì 13 marzo – le due short individual, al maschile e al femminile. Tra gli azzurri pronti a prendere il via c’è anche Patrick Braunhofer, che già nella scorsa tappa di Nove Mesto era tornato in Coppa del Mondo dopo un periodo di militanza nei circuiti minori, nel quale era stato anche in grado di laurearsi Campione Europeo nell’inseguimento in Val Martello. Intervistato da Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia a Pokljuka, Braunhofer racconta le sue sensazioni e dice la sua sulla bella prestazione offerta la scorsa settimana durante la staffetta di Nove Mesto.

Proiettandosi alla short individual di domani, Braunhofer ammette: “La condizione del tracciato? Vediamo com’è, ieri siamo venuti su di corsa per vedere la pista e diciamo che non è messa molto bene. Oggi hanno aggiunto un po’ di neve, ma dopo l’allenamento ne saprò di più. Sicuramente non sarà l’ideale con tutta la pioggia che ha fatto stanotte, ha piovuto tutta la notte. Vediamo. Sicuramente l’organizzazione e l’IBU decideranno bene in condizioni perfette per tutti, o anche meno perfette ma uguali per tutti”.

Dicendo poi la sua sulle sensazioni nel tornare in Coppa del Mondo dopo l’assenza ai Mondiali, l’altoatesino spiega: “Il ritorno in Coppa del Mondo? Ho affrontato la tappa di Nove Mesto con più serenità, non sotto pressione. Ero rilassato e in quelle condizioni penso di aver fatto una bella tappa. Vediamo come andranno le ultime due. Come sto? Fino al giovedì della sprint di Nove Mesto bene, poi ho avuto un po’ di mal di gola e adesso sono raffreddato. E’ da 5 o 6 giorni che me lo porto avanti, ma sto migliorando”.

Particolarmente brillante è stata la prestazione dell’azzurro nella staffetta maschile di Nove Mesto, dove è riuscito a centrare il 10/10 al poligono: “Se la prestazione in staffetta dà consapevolezza? Sicuro. Già dall’azzeramento avevo visto che da in piedi non era facile. E infatti si è visto perché ci sono stati tanti errori da tutte le nazioni. Alla fine me la sono cavata, serve anche qualche botta di fortuna e io in quel momento l’ho avuta e si sono chiusi (i bersagli, ndr)”.

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