A un giorno dal termine dei Campionati Mondiali di sci di fondo a Trondheim, terminati ieri con la 50 km a skating femminile, Federico Pellegrino condivide in un reel sul proprio profilo Instagram un bel “recap” (come lo chiama il fondista valdostano) del proprio Mondiale che gli ha regalato uno splendido argento nella sprint e molte altre emozioni, come quella di essere acclamato dal pubblico norvegese e anche un po’ di rammarico per alcune medaglie sfumate davvero per poco. Pellegrino, che in questi giorni sta passando alcuni giorni sulla riviera ligure per dedicarsi alla famiglia e ad allenamenti a bassa quota in vista di Oslo, inizia a raccontare il suo Mondiale con queste parole:
“Devo dire che quello di Trondheim è stato un mondiale incredibile. Sognavo che potesse andare così e di poter vivere emozioni così forti, ma finché non sei lì non puoi mai saperlo. Fin dalla prima settimana, dall’ultimo giorno in cui ho fatto un lavoro importante di rifinitura, sentivo che la condizione fisica c’era ed ero già soddisfattissimo di essere riuscito a presentarmi in quel momento di stagione nella condizione migliore che potessi mettere in campo”.
Pellegrino parla delle sue gare individuali, condotte da assoluto protagonista e terminate con una grande gioia, ma anche con un pizzico di rammarico nel caso dello skiathlon. Delusione ripagata dal calore di un pubblico che inneggiava il suo nome: “Le lacrime della sprint: dopo la semifinale avevo già capito che poteva essere la giornata per tornare di nuovo sul podio mondiale individuale a distanza di anni, poi c’è stata la soddisfazione e il rammarico dello skiathlon. Sentire nel riscaldamento che c’erano più di cinquantamila tifosi che invocavano il mio nome è stato emozionantissimo e ho voluto spegnere appositamente la musica nelle orecchie proprio per godere di quel momento”.
La mancata medaglia in una prova a squadre resta un piccolo dispiacere, tuttavia anche da quelle competizioni sono arrivati risultati molto incoraggianti per il team azzurro: “Un po’ di lacrime di rammarico per le gare a squadre, gare nelle quali credevo tanto per poter portare una medaglia all’Italia. Però lo sport insegna che se non si arriva nei primi tre la medaglia non arriva. Ringrazio tutti per avermi seguito“.
