Si è conclusa ieri l’impegnativa tre giorni di gare valide per i Campionati Under 14 di sci di fondo sulle piste di Campolongo di Rotzo sull’Altopiano dei Sette Comuni, organizzate dall’Unione Sportiva Asiago ASD, sotto la sapiente guida della presidente Roberta Rodeghiero, con il patrocinio dei comuni di Asiago, Roana e Rotzo. Una folta partecipazione di ben 318 atleti provenienti da tutta Italia ha consegnato allo sport italiano un weekend memorabile, che testimonia un movimento che vuole dimostrare di essere ancora vivo e in salute, ma soprattutto con tanta forza di volontà grazie alle tantissime figure coinvolte con passione nell’organizzazione dell’evento. Si è partiti venerdì con una Gimkana Cross, passando poi alle gare del weekend con una gara con partenza ad intervalli e le Staffette Miste di domenica, a testimoniare anche la densità del movimento.
A Fondo Italia, la stessa presidente Rodeghiero ha fatto raccontato l’evento che ha riscosso grande successo e raccolto feeback positivi da tutti i partecipanti: “Sono stati tre giorni splendidi, baciati dal sole, in cui la neve e il percorso hanno tenuto benissimo. All’inizio era logicamente un po’ ghiacciata ma dopo è andata via via migliorando. Grazie all’ottima organizzazione, le piste sono state sempre ben tenute e quindi anche nei piccoli problemi è stato possibile intervenire subito”.
Come spiegato dalla Presidente, il Centro Fondo Campolongo si avvale del resto di neve naturale che grazie alla quota (1551m slm, ndr) e l’esposizione a nord permettono alla pista di tenere al meglio nonostante le poche precipitazioni nevose dell’inverno e le piogge.
Merito dei tanti complimenti provenuti da tutti i comitati partecipanti alle competizioni va sicuramente all’impegno e alla dedizione dei numerosi volontari coinvolti nella manifestazione. “Non c’è stato alcun problema: eravamo una cinquantina di persone a dare una mano, tantissimi i volontari presenti. Come società siamo abbastanza completi visto che abbiamo fondo, biathlon, alpino e snowboard, e da tutti i settori sono venuti a darci una mano. C’è stata una grandissima partecipazione”. Attestati di apprezzamento che sono arrivati anche dall’esterno del mondo degli sci stretti a testimoniare come l’Unione sportiva Asiago “che ha sempre organizzato eventi importanti anche a livello mondiale, ha dimostrato di non partire certo da zero e di potersi avvalere di gente competente. Il direttore di pista ad esempio era Sergio Rigoni, qualche anno fa atleta di squadra A e olimpionico, ma anche il Direttore di Pista che è un giudice internazionale”.
Oltre alle gare, le giornate sono state impreziosite dalle premiazioni serali, momento in cui non solo sono stati onorati i vincitori, ma tutti i ragazzi partecipanti hanno potuto condividere un momento speciale assieme a grandi campioni del passato, che si sono intrattenuti con loro dal palco. “Venerdì al Millepini di Asiago, e al sabato al Palazzetto Polifunzionale Canove di Roana e abbiamo avuto la fortuna di avere con noi nella prima serata Pietro Piller Cottrer” presente in duplice veste di olimpionico e papà di uno dei giovani atleti in gara “e Marco Albarello nella seconda, ospite da noi a vedere le gare del sabato e che hanno avuto piacere di salire sul palco e parlare con i ragazzi. Quindi è stato un approccio piacevole”.
Importante e da non sottovalutare come le presenze degli sci club italiani con i loro giovani talenti non abbiano coinvolto solo l’arco alpino, ma anche il centro e il sud Italia: “Sono venuti fuori un po’ tutti i comitati, ad esempio c’è stata una vittoria laziale, per cui siamo tutti super contenti di questo”. Per la società, del resto, tornare ad organizzare una competizione nazionale significa proprio lanciare un segnale all’intero movimento italiano: “Era dal 2019 che non facevamo più Campionati Italiani ed è stata un’altra prova della nostra esperienza e maturità. Abbiamo confermato il nostro valore e la capacità di organizzazione. Avere qua tantissimi atleti e non solo, vedere anche la presenza dei genitori e la partecipazione di persone esterne al movimento credo faccia bene in generale allo sci di fondo. Inoltre questo genere di manifestazioni sono un input importante per i nostri ragazzi che sono qua e vedono gareggiare atleti già di un certo livello, si entusiasmano e trovano uno stimolo per il loro futuro. Si parla tanto della crisi dello sci di fondo, ma è fondamentale ospitare manifestazioni di questo calibro se si vuole continuare l’attività e la tradizione del fondo, e noi vogliamo farlo perché ci sono ancora motivi validi per farlo: è un’attività che fa bene allo spirito e al corpo, permette di essere a contatto con la natura e anche se ci sono poche precipitazioni nevose si riesce sempre comunque ad organizzarsi. Sull’Altopiano quest’anno abbiamo avuto solo due grandi nevicate, non sono tantissime ma ci hanno permesso comunque di portare avanti gli allenamenti fino alla fine e quindi anche se con grandi sacrifici e sforzi siamo riusciti a dare continuità al club e ai gruppi”.