Vincere 6 ori ai Mondiali è di per sé qualcosa di impensabile e incredibilmente eccezionale. Ma farlo davanti al pubblico di casa, nella tua città natale è forse qualcosa di ancora più grande. Tanto meglio se poi, al termine della tua gara, a spendere parole al miele su di te è colui a cui – se ancora non fosse così – hai definitivamente strappato il trono di re dello sci di fondo. L’impresa di Johannes Høsflot Klæbo a Trondheim fa sobbalzare sulla sedia Petter Northug, che prima di questi Mondiali deteneva il record al maschile per il maggior numero di medaglie d’oro vinte in una rassegna iridata (13) e che ora si vede scavalcare da un Klæbo unanimemente definito il più grande di tutti i tempi, con 15 ori iridati all’attivo. A parlare di questa incredibile impresa è stato proprio Petter Northug, intervistato nel post gara ai microfoni di Eurosport.
In apertura, Northug sottolinea la spettacolarità della 50 km conclusiva a cui hanno assistito oltre 100 mila persone: “E’ stato fantastico vederla e bellissimo percepire l’atmosfera. Le persone era davvero eccitate prima della gara, avete visto le immagini in televisione. Una giornata fantastica, anche il meteo è stato molto bello. La giornata conclusiva in cui Klæbo ha vinto il suo 6° oro su 6 ai Mondiali, è stato bello da vedere”.
Spostando poi l’attenzione sulle gesta di Klæbo, Northug aggiunge: “Incredibile. Aveva molta pressione sulle proprie spalle prima dei Mondiali e so che la sua preparazione è stata tutta mirata ai Campionati qui a Trondheim. Ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo il suo focus è stato su questi giorni. E’ passato velocemente, ma adesso ce l’ha fatta, è il re dello sci di fondo. Penso che non vedremo mai più un atleta vincere 6 gare su 6 in un Campionato del Mondo”.
E’ Northug il primo a riconoscerlo, quella di Klæbo è stata un’impresa epica, capace di lasciare di sasso anche uno non abitualmente mansueto come Petter: “Mi aspettavo che avrebbe fatto 6 su 6 – conclude Northug –. Pensavo che fosse in grado di vincerne 4, ma per vincere anche la 50 km dopo 5 ori devi lavorare su te stesso, non abbassare mai la guardia. Penso che volesse molto questa vittoria, lo si è visto lottare nelle ultime salite ed era affaticato. Sono super impressionato, sono senza parole”.
