La 50 km dei Mondiali di Trondheim non si chiude al meglio per Ebba Andersson. Arrivata a quest’appuntamento con grandi aspettative, dopo i 3 ori già raccolti nelle precedenti gare e con il pettorale di defending champion (aveva vinto la 30 km di Planica), la svedese non è riuscita ad andare oltre il 4° posto, pagando cara una caduta nell’ultimo giro. Troppo vicina a Frida Karlsson all’imbocco dell’ultima salita, Andersson entra in contatto con la compagna e finisce lunga distesa. Una beffa per l’atleta classe ’97, che – in lacrime per la delusione – deve dunque rinunciare al podio proprio come fatto ieri nella 50 km al maschile da Martin Løwstrøm Nyenget, anche lui protagonista di una caduta nell’ultimo giro quando la lotta era ormai ristretta a 4 atleti.
Visibilmente triste ai microfoni di Eurosport, Andersson racconta l’amarezza per un finale di gara sfortunato: “Sento il mio corpo totalmente vuoto, specialmente a livello emotivo. Non è il modo in cui volevo che questa gara finisse”. E in effetti Andersson si giocava un oro che avrebbe rappresentato qualcosa di notevole, perché l’avrebbe portata a 4 ori dopo quelli vinti tra skiathlon, 10 km e staffetta. Ma niente da fare per la svedese, che questa volta si è dovuta accontentare della medaglia di legno.
Proseguendo, Andersson prova a ripercorrere gli attimi della caduta: “Non sono sicura al 100%, ma eravamo tutte determinate ad acquisire velocità nella salita e c’erano condizioni difficili. In qualche modo sono finita nella neve. E’ triste, ma vero – ammette la svedese trattenendo le lacrime -. Se ho perso la possibilità di lottare per l’oro? Ho perso la chance di provare a vincere una medaglia, forse l’oro. Ma è così che va lo sport, a volte va come vorresti e a volte rimani ferito in questo modo”.