Seconda giornata dei Fesa Games dedicata alle staffette con le squadre U18 impegnate nella 4×5 e quelle U16 nella 4×3,3.
Nella categoria U18, fin dal primo giro si è composto un quartetto di testa che ha visto la squadra italiana, con Caterina Milani, protagonista insieme a Francia, Svizzera e Germania. Al secondo cambio la squadra francese è riuscita però a guadagnare un vantaggio di 17 secondi sulla coppia inseguitrice composta dall’Italia, che ha schierato Luca Pietroboni, e dalla Svizzera. Il vantaggio francese è raddoppiato nel corso della terza frazione tanto da permettere alla compagine transalpina di lanciare il quarto frazionista con un rassicurante vantaggio. L’Italia, con Vanessa Cagnati, si è stabilmente piazzata subito dietro in compagnia della squadra svizzera e tedesca. Daniel Pedranzini, ultimo frazionista italiano, si è lanciato all’inseguimento della Francia, ma il vantaggio era ormai troppo per essere colmato; in compenso, l’atleta delle Fiamme Gialle è riuscito a scrollarsi di dosso la compagnia del frazionista tedesco, l’unico capace di reggere il ritmo dell’azzurro; la squadra italiana ha così conquistato un ottimo secondo posto staccata di 20 secondi dalla Francia, terza la Germania.
Nella categoria U16, sulla distanza di 3,3 km, le due squadre svizzere sono partite subito fortissime mettendo così in difficoltà la prima frazionista italiana, Viola Camperi, che si è stabilizzata intorno alla decima posizione in compagnia delle due squadre tedesche. La situazione è rimasta grosso modo invariata nella seconda frazione, con Matteo Zanoli, che ha cambiato sesto in compagnia della seconda e terza squadra tedesca . Intanto davanti si è formato un terzetto composto da Germania I, Svizzera e Francia. Nella terza frazione, Ines Negroni, è riuscita a staccare le tedesche portandosi, in compagnia della seconda squadra svizzera, al quinto posto e a una trentina di secondi dal terzo gradino del podio. Nella quarta frazione la squadra tedesca ha staccato le altre compagini e si è lanciata verso la vittoria, seguita dalla Francia, terza la Svizzera con l’Italia che ha chiuso quarta, a soli sei secondi dal podio grazie a una frazione in crescendo di Stefano Negroni.
