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Sci di fondo

Sci di fondo – Trondheim: le parole del quartetto svedese dopo la vittoria nella staffetta femminile

In conferenza stampa, il quartetto svedese, trionfatore nella staffetta femminile di Trondheim, ha dedicato grande spazio, quasi inevitabilmente, alla prestazione superlativa di Jonna Sundling, capace di rimontare i quasi 40″ di gap che Weng, Slind e Johaug avevano costruito nel corso delle frazioni precedenti a vantaggio di Kristin Austgulen Fosnaes. Parlando della sua strategia di gara, la svedese ha detto: “Il mio obiettivo era solo quello di sciare bene e veloce ma non troppo all’inizio, penso non sia semplice trovare il giusto ritmo ma so che andavo forte all’inizio perché mi sentivo bene. Forse realizzerò quanto fatto solo questa sera, quando riceveremo le medaglie”. Incalzata da una domanda sulle avversarie padrone di casa, con Johaug che ha dichiarato come la medaglia d’argento valesse quanto un oro di fronte a questa squadra, Sundling ha detto, sportiva: “È pur sempre una medaglia d’argento, è normale essere felici per quello. Certo tutti vogliono l’oro, ma la Norvegia ha fatto gara bellissima e dura dall’inizio fino al traguardo”.

Emma Ribom, sicuramente l’anello più debole del quartetto quest’oggi, ha rimarcato come si sia trattato di un “successo di squadra”. Dal punto di vista tanto dei risultati, quanto delle emozioni, il Mondiale della svedese “è stato decisamente come essere sulle montagne russe, ma alla fine è proprio così che uno si aspetta che un Mondiale debba essere. Siamo comunque molto felici e cercheremo di sfruttare al massimo questo obiettivo che abbiamo raggiunto e celebrare un po’”.

Ebba Andersson ha poi parlato delle condizioni della pista, più simili a quelle di gare primaverili che ad un Mondiale invernale: “Ho parlato con il mio coach dei tracciati proprio prima della gara, e oggi sembra proprio che fossimo al via della Fjälltopploppet (gara di sci del Bruksvallarna, ndr) quindi ho cercato di tenere il passo che ho normalmente in quella competizione, anche se lì siamo più abituati ad avere il sole” All’inviato di Fondo Italia, Giorgio Capodaglio, Andersson ha poi così riassunto la gara: “Ieri ci dicevamo quanto fossero importanti tutte le frazioni e tutte sapevamo di dover lottare per ogni secondo utile ed è questo quello che abbiamo fatto oggi in modo da poter garantire a Jonna la miglior posizione possibile al suo cambio, ma avete visto tutti cosa è stata in grado di fare, sono quasi senza parole per quell’ultima frazione!” A proposito di Sundling, 27enne ha spiegato la sua reazione emblematica alla partenza a razzo di Sundling nell’ultima frazione, che non è sfuggita alle telecamere: “Quando ho visto Jonna recuperare 20 secondi nel primo giro mi sono quasi strozzata, perché quando è scesa in pista, vederla andare davvero veloce e ridurre il gap in brevissimo tempo è stato molto di più di quello che ci aspettavamo“,

Di poche parole Frida Karlsson, che però torna sull’ultima frazione, che ha regalato l’oro alla Svezia. “È stato un bel modo di iniziare l’ultima frazione, diciamo che è stata una sensazione bellissima, ma non ho avuto gli stessi problemi “di stomaco” di Ebba (ride, ndr). Ne abbiamo parlato prima della gara. La Norvegia si sarebbe giocata le carte più forti all’inizio e non è finita finché non è finita”.

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